
10/11/2014
Intervista a Giulia Gibertoni, candidata Presidente alla Regione Emilia Romagna per il Movimento 5 Stelle.
Il Movimento5 Stelle sostiene il reddito di cittadinanza. A chi va garantito in Emilia Romagna?
Il reddito di cittadinanza regionale va garantito a tutti i residenti – italiani o stranieri – in Emilia Romagna da 36 mesi. Se poi una persona rifiuta per tre volte consecutive un’offerta di lavoro, perde il reddito di cittadinanza.
Demandare l’autonomia economica all’appartamento che ti hanno lasciato i nonni o lo zio è da irresponsabili, perchè si rendono le persone incapaci di autorealizzarsi sentendosi pure in colpa per questo.
Diritti civili. La famiglia da chi è formata?
Per noi la famiglia è famiglia che sia formata da un uomo e da una donna o da due uomini o da due donne. Mi preme però evidenziare una cosa: il centrosinistra pone al centro del dibattito politico quello sui diritti civili – per noi ormai scontati – lasciando in secondo piano i diritti sociali, come quello che riguardano il lavoro, ovvero un diritto per tutti, che va tutelato, garantito e non precario.
Non vorrei che le formazioni politiche che regnano qui da decenni parlino di diritti civili per non occuparsi di quelli sociali.
Cosa pensa dei dissidi interni al Movimento 5 Stelle sempre più evidenti sia in Emilia Romagna che a livello nazionale?
Penso che in qualsiasi formazione democratica una percentuale di dissenso sia fisiologico e quindi è il minimo che ci si possa aspettare. Noi siamo sempre stati – e lo siamo tutt’ora – inclusivi, non abbiamo segretari provinciale, né regionali, ma abbiamo persone che esprimono ciò che pensano liberamente.
Inclusivi finchè il leader Beppe Grillo non decide di cacciare via qualcuno… due su due cConsiglieri regionali uscenti (ndr, Favia e Defranceschi) sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle. Non esiste una selezione a monte che eviti preventivamente le cacciate?
Da noi ci sono poche regole da rispettare, ma quelle poche vanno rispettate. Inoltre il M5S non offre ricompense facili. Ad esempio, a Modena le persone scelte dalle consultazioni del Pd (ma poi escluse dalla dirigenza del Pd) in un primo momento erano arrabbiate, poi, dopo un colloquio con il Sindaco di Modena è stato tutto messo a tacere. Cos’è successo durante quei colloqui? Non lo so… Di certo noi non offriamo patti compensativi, nessuno deve poter essere ricollocato da qualche altra parte.
Stefano Bonaccini, candidato alla Presidenza della Regione per il Pd-centrosinistra, l’accusa di esser stata scelta come candidata alla Presidenza della Regione solo da 266 persone attraverso il voto elettronico. Cosa risponde?
Rispondo dicendo che la legittimazione popolare per noi avviene attraverso una legittimazione popolare quotidiana che parte adesso e dura ogni giorno per cinque anni. Vorrei invece che Bonaccini spiegasse qual è la sua legittimazione popolare sugli inceneritori, sulle partecipate, sulla Cispadana ecc. E’ inutile che Bonaccini venda la sue primarie come una legittimazione popolare quando poi continuano a fare fra di loro quello che vogliono.
Noi inoltre, rispetto al PD di Bonaccini, rimettiamo il mandato ogni 6 mesi fuori dal portale e continueremo a farlo, sono assemblee pubbliche aperte a tutti e non solo agli iscritti al movimento.
Proposte economiche ne avete?
Rilancio del lavoro, quindi sostegno alla piccola impresa e alla micro-impresa. Fondi allocati in modo trasparente. Priorità date al lavoro e non alle grandi opere pubbliche, spesso inutili; stiamo parlando di miliardi di euro… risorse che si potrebbero convogliare nel rilancio delle piccole imprese e nel sostegno alle giovani imprese.
Pensa di essere sostenuta da tutti gli attivisti pentastellati emiliano-romagnoli? A Parma a un recente incontro con lei non si è presentato nessuno dei 19 consiglieri comunali…
Penso di sì… i Sindaci normalmente non fanno campagna politica sul territorio, non si espongono per essere i sindaci di tutti i cittadini. Ma abbiamo i nostri candidati della circoscrizione di Parma che sono sostenuti dagli attivisti. (PrD)