“Massari basta chiacchiere”

SMA MODENA
lombatti_mar24

29/05/2014
h.16.00


Massari gongola e intanto rubano nei quartieri e nelle frazioni. Vantandosi del risultato nella zona di Villa Ferro il candidato del PD dimentica che il 65% dei fidentini o non è andato a votare o gli ha votato contro ma dimentica anche che tale quartiere, Villa Ferro, è stato partorito dalla scienza urbanistica che ha
caratterizzato la sua storia politica. I problemi di Villa Ferro, però, restano lì con quelli degli altri quartieri che vivono solo grazie alla pazienza di chi vi abita. Prendiamo atto che Massari è pronto a cambiare rotta, inizi intanto a farlo sulla sicurezza.
Ci sembra infatti che la sua stagione da assessore alla polizia municipale sia solo servita ad impoverire Fidenza di mezzi, di vigili e di soldi. Il tutto donato all’Unione Terre Verdiane che li ha diluiti sugli altri comuni. Intanto a Castione continuano a svaligiare le abitazioni così come nei nostri quartieri e i nostri anziani vengo presi di mira da truffatori senza scrupoli che ingannando un anziano non solo lo privano dei denari per il sostentamento ma ne mortificano la personalità con un danno sociale che va ben oltre quello economico.
Fidenza ha bisogno di sicurezza e non di chiacchiere, ha bisogno di un’amministrazione che abbia il coraggio di mettere alla porta chi – italiano o straniero – pensa di mettere sotto sacco la città. È ora che la solidarietà sia manifestata verso chi subisce le aggressioni della delinquenza e non verso chi, privo di stabile occupazione e di legame con il territorio, viene assecondato in virtù di una malintesa accoglienza.

Francesca Gambarini

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Il candidato sindaco al Comune di Fidenza Francesca Gambarini ha invitato i propri elettori a sottoscrivere i 5 referendum proposti dalla Lega in tema di Immigrazione, Pensioni, Burocrazia, Libertà e Prostituzione.

“Ripartire con Massari significa tornare indietro”

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/05/2014
h.15.40


C’è chi vuole ripartire e chi vuole cambiare. Io e la mia squadra vogliamo cambiare! Fidenza soffre i problemi di anni di saccheggio del territorio e di spese prive di copertura reale. Chi vuole ripartire intende forse proseguire in questo modo e fare pagare ancora una volta i fidentini?
Fino ad ora la campagna elettorale con sei candidati sindaco ha impedito di rendere evidenti le differenze programmatiche: siamo apparsi tutti uguali e la scelta si è basata sulle appartenenze o sulle simpatie. La nostra idea di città, invece, è molto differente da quella che rappresenta Massari. Ho ben presente quanto sia difficile fare superare i pregiudizi e per questo ringrazio i tanti fidentini che hanno sostenuto la mia candidatura e le liste a me collegate consentendoci di ottenere un risultato per nulla scontato. Ora però, mi auguro che ci sia la consapevolezza che al centro debba essere messa la città e l’idea che di essa si ha.
Cosa vuole dire ripartire? Rimettere tutto in mano alle cooperative Reggiane che dovevano salvare la Di Vittorio ed invece l’hanno lasciata nella difficoltà che conosciamo? Continuiamo a realizzare cantieri per cui non ci sono i soldi come sta succedendo con il Solari oppure a demolire parcheggi già costruiti per realizzare impianti fotovoltaici privi di sostenibilità economica come sta succedendo dal cimitero?
In queste due settimane che ci attendono per decidere il sindaco di Fidenza cercheremo di spiegare ai fidentini che cinque anni fa abbiamo perso un’occasione ma adesso possiamo riconquistarla sapendo che il cambiamento che continuano a desiderare può essere realizzato con chi ha dimostrato coerenza e coraggio.
Fidenza ha bisogno di aria nuova perché non può essere soggiogata ancora una volta alla volontà dei pochi che l’hanno governato negli anni in cui abbiamo subito il peggiore scempio urbanistico. Lo svantaggio con cui parto in questo ballottaggio non mi spaventa perché ci sono migliaia di cittadini che non si sono espressi e tanti altri che dovranno scegliere se fare riprecipitare Fidenza nel continuismo amministrativo che la caratterizzata e che è stato giudicato negativamente dai tecnici del Ministero dell’Economia oppure aprire la città a tutti.

Francesca Gambarini