
14/03/2014
Ha destato scalpore la presentazione di un nuovo progetto di impianto eolico industriale, chiamato “Vento di Tornolo”, in provincia di Parma.
Il progetto, presentato dalla società ENERNOVA srl (C.F. 07746350961, con soli 7.500,00 euro di capitale versato) è in pubblicazione da fine Febbraio presso la provincia di Parma e il comune di Tornolo: è prevista l’installazione di due pale alte 131 nella zona del Passo Cento Croci, sui terreni della Comunalia di Tarsogno e di 5 pale alte 106 metri nella zona di Casale, a soli 700 metri di distanza dal nucleo abitato dei “Vannini”, che avrebbero un impatto visivo anche sulle frazioni del comune di Bedonia (Setterone, Alpe, Bruschi di Sopra, ecc.).
Sabato 8 Marzo 2014 i cittadini di Casale, molto preoccupati, hanno organizzato un incontro presso il circolo della frazione: alla riunione era presenti circa cinquanta persone, fra le quali il sindaco di Tornolo, Cristina Cardinali, l’assessore Edoardo Squeri e l’ing. Flavio Friburgo, amministratore unico della società Enernova.
Ha aperto il dibattito Daniele Ecotti, presidente del “Comitato per la tutela di Casale di Tornolo e dell’alta Val Taro”, che ha espresso le preoccupazioni della comunità; successivamente l’arch. Emanuele Mazzadi ha illustrato l’impatto che il progetto avrebbe sulla zona.
Il progetto è stato presentato agli enti senza condivisione con la popolazione: questo poteva creare il sospetto che il “Consorzio di Rimboschimento di Casale” avesse degli accordi con la società proponente: il presidente del Consorzio, Stefano Figone, ha preso la parole per fugare ogni dubbio, leggendo una dichiarazione e manifestando il forte dissenso a tale progetto, che non rispettava in alcun modo gli accordi precedentemente intercorsi con l’ing. Friburgo, il quale aveva assicurato che l’impianto eolico sarebbe stato impiantato molto più distante dal paese, in zona “Pian Pintardo” (a 2,1 km dalle case) e che i trasporti speciali non avrebbero interessato la stretta strada del paese: entrambi le promesse sono state disattese dal progetto presentato.
Con tale presa di posizione da parte del Consorzio è stato sventato il rischio che, a causa di un progetto non condiviso, si creassero degli attriti all’interno della comunità locale, che invece si è dimostrata compatta nel giudicare il progetto irricevibile, sia per la posizione che per la dimensione delle pale.
In particolare, la popolazione, è stata infastidita dalla frase riportata nella relazione di progetto: “l’impianto si collocherebbe in una zona pressoché priva di urbanizzazione”, quasi ignorando la presenza di numerose famiglie nell’area.
L’ing. Friburgo, sentite le diverse dichiarazioni, è intervenuto nel dibattito, dichiarando che la scelta della posizione delle pale era stata concordata grazie a diversi incontri con gli uffici della provincia di Parma e che la società Enernova stava iniziando ad approcciarsi con i progetti eolici industriali; l’ingegnere non è però riuscito a dare spiegazioni della sottovalutazione degli adeguamenti stradali nel tratto Pontestrambo-Casale, tracciato assolutamente inadatto a trasporti speciali. L’ing. Friburgo ha concluso dicendo che, vista la contrarietà della popolazione, avrebbe ritirato il progetto.
Alla fine del dibattito, il sindaco di Tornolo e l’assessore Edoardo Squeri si sono pubblicamente impegnati ad opporsi a tale progetto, anche attraverso l’espressione di un voto contrario all’interno del Consiglio Comunale, dichiarazione accolta con grande soddisfazione dai cittadini presenti.
Dopo i comuni di Bardi e Compiano, che con i loro consigli comunali si sono espressi contrariamente alla realizzazione di impianti eolici industriali, anche il comune di Tornolo si avvia a sostenere la comunità locale nella difesa del proprio territorio.
Comitato per la tutela di Casale di Tornolo e dell’alta Val Taro