Verso un’Emilia Romagna senza rifiuti

SMA MODENA

27/11/2014
h.11.50

Si è tenuto oggi a Comacchio il convegno “Verso un’Emilia Romagna senza rifiuti” e la premiazione della VII edizione di “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, edizione regionale della storica iniziativa nata nel 1994 a livello nazionale, che premia i migliori risultati conseguiti nel 2013 dalle amministrazioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani.
Nel corso della mattinata, oltre alla premiazione dei Comuni modello nella gestione rifiuti, sono state approfondite le tematiche della tariffazione puntuale e della gestione dei rifiuti in aree a vocazione turistica, e gli aspetti legati al sistema impiantistico di recupero e smaltimento nella nostra regione: tra Sblocca Italia, Piano Rifiuti Regionali e Leve di Governance.
Questa VII edizione è stata realizzata in collaborazione con Area Copparo, e con il supporto di Altares e Sartori Ambiente, e per la giornata di premiazione è stato scelto un territorio simbolo del cambiamento che ha avviato ad inizio mese il sistema di raccolta domiciliare: Comacchio.
Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti, si riconfermano, per il terzo anno consecutivo, Fidenza (PR) che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti e San Giovanni in Persiceto (BO), che riconferma il triplo piazzamento dello scorso anno posizionandosi secondo in questa classifica e primo per maggior percentuale di raccolta differenziata e miglior raccolta dell’organico. Piacenza conferma invece il primo posto per la miglior raccolta differenziata della carta.
Nella categoria dei Comuni tra 5000 e 25000 abitanti si conferma Monte San Pietro (BO) per i minor quantitativi di rifiuti smaltiti, seguito da Felino (PR) che ottiene il secondo posto di questa classifica e si aggiudica il premio per la miglior percentuale di raccolta differenziata. Brescello (RE) e Cattolica (RN) sono premiati rispettivamente per la miglior raccolta differenziata della carta e dell’organico.
Tra i Comuni sotto i 5000 abitanti i premi vanno nuovamente a Formignana (FE) e Migliaro (FE), rispettivamente primo e secondo per minor quantitativi di rifiuti a smaltimento; Soragna (PR) si conferma imbattuta per la miglior percentuale di raccolta differenziata; Poggio Berni (RN) e Mirabello (FE) vincono rispettivamente le classifiche per miglior raccolta differenziata della carta e dell’organico.
Quest’anno alcuni comuni capoluogo di provincia entrano in classifica in alcune categorie avvicinandosi alle realtà più virtuose. Oltre a Piacenza, che conferma la prima posizione nella raccolta differenziata della carta, si inseriscono in questa classifica Rimini e Modena piazzandosi rispettivamente al secondo e terzo posto. Parma riesce invece a subentrare al quinto posto tra i comuni con minori quantitativi smaltiti anche se con valori lontani dalla soglia dei 150 kg/ab.
“I Comuni Ricicloni dell’Emilia Romagna – dichiara Giulio Kerschbaumer di Legambiente Emilia-Romagna – raccontano nuovi modelli di raccolta rifiuti come il porta a porta, ci parlano di riduzione del rifiuto alla fonte con pannolini lavabili, casette dell’acqua, mense con piatti e stoviglie riutilizzabili, riduzione degli imballaggi. Descrivono sistemi premianti per i cittadini virtuosi come la tariffazione puntuale.
Se da domani tutti i 349 Comuni della nostra regione fossero ai livelli delle amministrazioni premiate oggi, il sistema impiantistico dell’Emilia Romagna non avrebbe più bisogno di discariche, e potrebbe limitarsi fin da subito all’utilizzo di 5 inceneritori, chiudendone 3 degli 8 attualmente presenti.”
L’iniziativa ha voluto dare visibilità a tutti i comuni che raggiungono risultati eccellenti nello smaltimento dei rifiuti e nella raccolta differenziata, e tracciare l’identikit delle buone pratiche da seguire per ottenere tali obiettivi. Il report, infatti, ha l’obiettivo di divulgare informazioni utili ai comuni aiutandoli, tramite un libero e gratuito scambio di conoscenze, a rendere sempre più marginale il ricorso a discariche e inceneritori.
Ciò è possibile e si può realizzare attraverso l’incremento del recupero di materia grazie alla raccolta differenziata, e a decise politiche di riduzione dei rifiuti: un sistema che premia economicamente chi produce meno rifiuti e disincentiva chi ne produce di più, la leva della tariffazione puntuale, la valorizzazione delle buone pratiche come l’applicazione del compostaggio di zona e l’apertura di centri per il riuso degli oggetti e dei materiali, una maggiore trasparenza e condivisione dei dati tecnici ed economici tra gestori, Comuni e cittadini.
Al nostro questionario hanno risposto – fornendo i dati relativi al 2013 – 128 comuni (24 in più rispetto alla VI edizione) che coprono il 67% della popolazione regionale.
Va sottolineato, infine, che anche quest’anno in quasi tutti i comuni premiati la modalità adottata per la raccolta dei rifiuti sia il porta a porta: ciò conferma come il raggiungimento di risultati di eccellenza sia strettamente legato a questo modello di raccolta.

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27/11/2014
h.14.50

Il Comune di Parma ha partecipato, attraverso al presenza del responsabile del servizio ambiente Alessandro Angella, alla 7° edizione di Comuni Ricicloni Emilia Romagna, incentrata sul tema: “Verso un’Emilia Romagna senza rifiuti”, che si è svolta giovedì 27 novembre a Comacchio.
Durante il convegno, l’esperienza di Parma è stata segnalata come la più avanzata fra i comuni capoluogo emiliani. Non a caso Parma produce la minor quantità pro capite di rifiuti avviati a smaltimento: 238 kg. All’anno per abitante nel 2013 (anno della rilevazione di Lagambiente), ridotti ulteriormente nel 2014, fino a raggiungere gli attuali 160 kg. nell’anno in corso.
Dunque, aumentare la raccolta differenziata nei Comuni emiliano romagnoli si può e Parma ne costituisce un esempio. Nell’arco di poco meno di due anni la differenziata a Parma ha raggiunto quasi il 70 % questo grazie al sistema basato sulla raccolta porta a porta, conosciuto anche come differenziata spinta, che ha prodotto come affetto una notevole riduzione dei costi per i rifiuti avviati a smaltimento e l’applicazione di tariffe base rispetto agli altri comuni grazie ai contributi Conai per la raccolta differenziata .
E le prospettive non finiscono qui dal momento che nel corso del 2015 sarà introdotta la tariffazione puntuale che permetterà, a chi effettuata la raccolta differenziata in modo corretto di risparmiare ulteriormente. I bidoncini grigi, infatti, sono datati di microchip per verificare il numero di svuotamenti e per chi svuota meno ed è più virtuoso, ci saranno vantaggi in bolletta.
A questo si affianca un’azione di formazione portata avanti negli istituti scolastici attraverso il progetto “Rifiuti? Risorse!” che ha coinvolto 77 scuole e 13 mila alunni. L’obiettivo è quello di trasmettere il concetto che i rifiuti, apparentemente inutili e costosi da smaltire, possono, in realtà rappresentare una risorsa se selezionati e riutilizzati in modo appropriato.
La giornata di confronto e di approfondimento ha visto la trattazione di alcuni argomenti clou come lo stato dell’arte sulla tariffazione puntuale in Italia e in regione, la riduzione dei rifiuti in ambito ospedaliero, l’illustrazione dell’esperienza di Formignana: “Io pago quello che produco”, la gestione dei rifiuti nelle aree costiere a vocazione turistica e le strategie per il recupero della plastica.
Un focus è stato fatto, poi, sul sistema impiantistico di recupero e smaltimento in Emilia Romagna, tra Sblocca Italia, Piano Rifiuti e Leve di Governace.
L’iniziativa è stata organizzata da Legambiente Emilia Romagna in collaborazione con Area Spa – Azienda Recupero Energia Ambiente, Sartori Ambiente e Altares.

Comune di Parma 
Ufficio Stampa