
01/11/2013
Sta organizzandosi in diverse città italiane. Forza Nuova vuole esserci e vuole incidere nella politica italiana e locale. A Reggio Emilia si è costituita da poco, tenuta a “battesimo” dal leader nazionale Roberto Fiore. Presto dovrebbe nascere una sezione di Forza Nuova anche a Parma, oggi inesistente.
Abbiamo intervistato un responsabile provinciale del movimento di Reggio Emilia, Fabrizio D’Aria.
Quando e perché ha scelto di militare in Forza Nuova?
Sono stato uno dei fondatori di Forza Nuova nell’aprile del 2002 insieme all’allora responsabile provinciale Ferdinando Raiola. Abbandonai il movimento per motivi personali nel 2005, poi nel 2008 ricominciai a fare politica con l’allora AN. Successivamente, dopo una parentesi nel Pdl in cui si era fusa An, sono passato nella Lega che allora non era stata ancora travolta dai scandali vari. Deluso anche da quest’ultima esperienza, alcuni mesi fa sono ritornato all’antico amore, nell’unica formazione che a mio parere può salvare questa Nazione.
Quali sono in sintesi i punti politici di Forza Nuova?
In estrema sintesi FN vuole difendere l’Italia e gli Italiani. Vogliamo ridare ai cittadini l’orgoglio di essere Italiani, il senso di appartenenza e la voglia di italianità attraverso quello che meglio ci rappresenta: lo spirito di iniziativa, di sacrificio e la creatività. Vogliamo che il Governo metta gli italiani davanti a tutti, perché siamo noi che abbiamo costruito questa nazione dove sembra oggi tutti vogliano venire. Abbiamo orgoglio e dignità e non ci stiamo a farci schiacciare da un’Unione Europea germanocentrica.
Non vogliamo diventare né la porta di servizio né il cestino della spazzatura di questa unione di banche e massoni. Il dettaglio dei punti programmatici si può trovare sul nostro sito www.forzanuova.org.
Che tipo di consenso intercettate?
La nostra base è eterogenea, va dal ragazzino sveglio che non accetta più di farsi rappresentare da una politica avulsa alla realtà, all’operaio che è stanco di sindacati che proteggono solo quelli che non lavorano, fino al pensionato che non ne può più di sopravvivere con 500 euro al mese e che si rende conto che i soldi pubblici vengono sprecati in aiuti agli immigrati clandestini.
Chiunque ami l’Italia e sia orgoglioso di essere italiano è benvenuto nel gruppo.
Quanti iscritti e simpatizzanti avete in provincia?
Questa è ovviamente una piazza storicamente difficile, attualmente siamo una decina di militanti più altrettanti che hanno fatto solo la tessera. Ma il numero sta crescendo rapidamente. Pensi che sei mesi fa ero da solo! Ma non abbiamo fretta di crescere per non fare l’errore della Lega e dei Grillini che nella fretta di crescere hanno tirato dentro di tutto e il contrario di tutto; noi pensiamo che sia meglio pochi ma buoni. Del resto sono convinto che presto molti italiani si stancheranno di essere rappresentati da una Bonino, da una Boldrini o da una Kyenge e l’approdo a Forza Nuova, per chi ha nostalgia di una Italia vera, sia consequenziale
Avete intenzione di aprire una sede?
Per ora non è prevista nessuna sede fisica; non prendiamo soldi pubblici e viviamo solo di quello che riusciamo a racimolare tra di noi, d’altra parte non pensiamo sia giusto fare come certe organizzazioni che si appropriano di strutture pubbliche a spese dei contribuenti. Non abbiamo alle spalle imprenditori o comici milionari, per cui faremo con quello che abbiamo. D’altra parte la gente che piace a noi si convince con le idee, non con i soldi. Contiamo però di trovare presto un posto dove riunirci, un posto aperto a tutti dove poter scambiare idee ed esperienze.
Anche CasaPound promuove i vostri principi, cosa vi contraddistingue da loro? Siete in competizione?
Domanda difficile. Se fossimo due aziende, e Casapound mi perdonerà l’azzardo, direi che “vendiamo” lo stesso prodotto ma con due confezioni diverse: tanta parte del programma coincide, su altri punti ci sono lievi divergenze.
Il motivo è nella comune matrice politica e nella differente attitudine al Cattolicesimo dei due ideologi di riferimento dei rispettivi movimenti. Uno dei grossi problemi dell’area di destra è sempre stata la sua frammentazione, chissà che in futuro non si possa lavorare comunemente.
Cosa pensa di chi si dichiara “Fascista del terzo millennio”?
Sono scelte identitarie sulle quali non voglio esprimermi. Se si definiscono in questo modo avranno le loro ragioni. Per quanto ci riguarda preferiamo guardare avanti, seppur tenendo quanto di buono è stato fatto in passato.
Cosa pensa del rifiuto dei funerali di Priebke a Roma?
Una pagina vergognosa, condita di reati sui quali si è già espresso il nostro segretario. Aggiungo solo che, anche in epoca barbarica, Achille rese le spoglie di Ettore a Priamo per rendergli sepoltura. Sui Don Abbondio si è già espresso compiutamente il Manzoni. Quello però che mi infastidisce è sentire commenti di condanna su Priebke perché non si è rifiutato di eseguire l’ordine andando di fronte a morte certa quando poi gli stessi che si indignano non sono disposti a denunciare un amico evasore per paura che gli tolga il saluto. Un po’ di coerenza non guasterebbe.
Vi presenterete alle prossime elezioni?
Siamo in piena organizzazione, non so se riusciremo a raccogliere le firme in tempo utile. Ci proveremo. Ma se non sarà in queste amministrative saranno le prossime; di certo siamo ben intenzionati ad incrementare i nostri iscritti con azioni inclusive e non esclusive.
Come pensa che reagiranno i centri sociali alla notizia della presenza organizzata di Forza Nuova a Reggio Emilia?
Questo dipende da loro, noi siamo pronti a dialogare con tutti. Di certo le esperienze precedenti non depongono a loro favore. Sarebbe bello che eleggessero un loro rappresentante che venisse a confrontarsi sulle idee e non con slogan triti e ritriti urlati davanti ad un cordone di poliziotti che avrebbero di meglio da fare.
Tre cose che secondo voi vanno urgentemente cambiate nell’attuale politica italiana?
Politica estera ed immigratoria, politica monetaria ed economica, politica sulla famiglia. Occorre mettere al primo posto coloro che hanno costruito questo Paese, ovvero gli italiani, e non quelli che ci arrivano pensando che sia loro tutto dovuto. Volendo andare sul pratico, la sfido a trovare un altro paese europeo che abbia un Ministro di origine congolese entrato in Italia in modo clandestino.
Grillo sostiene che il Movimento 5 Stelle ha impedito la crescita di partiti di estrema destra come avvenuto in altri Paesi.
E’ un dato di fatto veritiero, sin quando l’elettorato di “destra” che lo ha votato non si accorgerà di aver dato i propri voti a chi li utilizza per fare una politica da centri sociali.
Io dico che ci sono due partiti che oggi si mettono fuori della politica tradizionale, e sono M5S e Forza Nuova. Sono anche convinto che alle prossime elezioni molti elettori di centrodestra che hanno votato M5S per un voto di protesta, una volta compresa la posizione chiara del movimento (basti vedere la proposta di legge per la cancellazione del reato di immigrazione clandestina o le azioni del sindaco di Parma Pizzarotti, non ultima l’autorizzazione alla costruzione di una moschea) torneranno ai vecchi lidi, e noi saremo pronti a riceverli.
Cosa replica a chi considera Forza Nuova un partito che ammette anche la violenza nella battaglia politica?
Personalmente ritengo che la violenza sia un’occasione persa di dialogo. Certo però che nessuno di noi è un monaco Zen, che può restare impassibile mentre prende legnate. Se qualcuno entrasse in casa sua ed iniziasse a picchiarla e insultarla lei rimarrebbe impassibile? Non credo, e non penso che sarebbe un buon messaggio per tutti coloro che credono in un ideale. Se non sei disposto a difenderlo, o il tuo ideale non vale nulla, o tu non vali nulla!
Come intendete applicare attraverso le vostre battaglie politiche i principi della tradizione Cristiana ai quali vi ispirate nel vostro Statuto?
In sintesi rimettendo Dio e non l’uomo al centro del mondo. Per noi l’insegnamento di Cristo va al di là del semplice “Vai in chiesa la domenica”, ma abbraccia tutta una serie di dogmi e di tradizioni profondamente insite nel nostro essere italiani e che sono state la base per il progresso della nostra nazione. Per noi togliere un crocefisso dalle classi o negare il Natale per non infastidire i ragazzi di altre religioni è una assurdità ideologica che fa del male ai Cristiani e anche ai non Cristiani perché veicola un messaggio nichilista.
Mi consenta infine un messaggio ai lettori: Non fatevi fuorviare da coloro che rifiutano il dialogo bollandoci come fascisti e violenti. Oggi Forza Nuova vuole essere un movimento nazionalista per la difesa dell’Italia e degli italiani, non per dividere ma per unire. Venite ed ascoltateci, poi deciderete se vi piacciono le nostre idee, ma valutateci per quelle, non per quello che di noi dicono gli altri.
MB