
17/05/2014
h.17.50
Intervista a Valentina Pontremoli, candidata sindaco di Bardi per la lista civica “Un’idea per Bardi”.
Puoi presentarti. Come mai hai deciso di candidarti a sindaco di Bardi?
Ciao, sono Valentina Pontremoli, ho 24 anni e frequento l’Università di Parma facoltà di Ingegneria Meccanica.
La candidatura è nata cercando di formare una squadra di persone, attaccate al nostro bellissimo territorio, che condividesse un’idea di fondo: vogliamo vivere nel nostro Paese oggi ed anche domani.
Dopo varie valutazioni ho deciso di mettermi in prima persona, senza nessuna pretesa, ma con la sola voglia di impegnarmi per Bardi, di provare a portare un’idea nuova, con l’aiuto di tutti e seguendo le radici forti che i nostri nonni hanno costruito con tanta fatica.
Sono nata e cresciuta qui, sono innamorata del mio paese, e intendo formare una famiglia e far vivere i miei figli a Bardi con gli importanti valori che qui nel nostro territorio sono ancora alla base di tutto.
Tutto questo mi ha portato a provarci, con impegno e forza di volontà, cercando di imparare da tutti con la testa, e soprattutto mettendoci il cuore. C’è un vecchio detto a Bardi: “Se i giovani sapessero e i vecchi potessero”, cercherò di imparare dall’esperienza dei più grandi per portare avanti tutto quello che Bardi rappresenta.
Come sta andando la tua campagna elettorale? Che sensazioni hai?
La nostra campagna elettorale è molto semplice, cerchiamo di spiegare la nostra idea e il nostro progetto, coinvolgendo la Comunità e soprattutto facendoci aiutare da loro, con idee e consigli. Non siamo esperti in fatti di campagne elettorali, non le abbiamo mai fatte, ma un punto fondamentale che ho cercato di trasmettere alla mia squadra è stato quello di non screditare nessuno; stiamo parlando di progetti e ognuno deve essere libero di raccontare il suo senza essere per forza attaccato con cattiverie, per quanto mi riguarda, inutili.
Per questo cerchiamo di portare avanti la nostra idea con semplicità, raccontandoci. Le mie sensazioni sono tantissime e contrastanti… è una cosa nuova per me, e la sto affrontando cercando di vivere questa esperienza nel migliore modo possibile.
Comunque vada è stata e sarà un insegnamento di vita… a 24 anni ho solo da imparare!
Che tipo di lista è la tua? Civica, di centrodestra o di centrosinistra?
La nostra è una lista civica, abbiamo cercato di formare un gruppo di lavoro apartitico, con persone che decidono per il meglio del Paese e non con imposizioni o idee di partito. Siamo persone che si sono messe insieme per decidere il futuro di Bardi con i bardigiani senza pregiudizi passati presenti o futuri.
Secondo te quali sono oggi i problemi di un paese come Bardi?
I problemi di un Paese come il nostro sono tantissimi, è un Comune molto esteso con disponibilità economica sempre più ridotta ed un’enormità di questioni da risolvere.
Svolgere attività di normale amministrazione diventa oggi un’impresa, mettere a posto le strade in un Comune così esteso è tanto difficile quanto importante.
Dobbiamo permettere alla nostra gente di vivere bene a Bardi, di lavorare e di far crescere le famiglie. I servizi come la sanità e la scuola diventano fondamentali, i nostri commercianti, le nostre imprese, i nostri agricoltori devono essere supportati costantemente e nel miglior modo possibile.
Se non si riesce a fare queste semplici cose le persone come me saranno costrette ad andarsene, i commercianti e le imprese costretti a chiudere, gli agricoltori dovranno abbandonare i campi e le stalle, i taglialegna dovranno andarsene e questo non lo vogliamo perché Bardi ha una potenzialità enorme e sarebbe un peccato sprecarla. Senza parlare di decisioni che andranno prese e che segneranno il futuro di Bardi e dell’intera Valceno quali, ad esempio, se è meglio entrare o non entrare all’interno dell’unione dei Comuni. Anche se giovani, siamo consapevoli di tutti i problemi che vanno affrontati semplicemente perché li viviamo tutti i giorni.
Quali soluzioni proponi per questi problemi?
I problemi che si presentano sono gli stessi per tutti, quello che secondo noi va cambiato è l’approccio con cui vengono affrontati. Se gestiamo i problemi uno per volta senza un disegno siamo destinati a gestire un declino controllato. No, non ci sto!
La nostra idea è di creare una visione sistemica che metta la persona ed il lavoro al centro. La cosa più importante è capire da dove partire, il resto verrà di conseguenza.
Secondo noi bisogna iniziare da quello che abbiamo potenzialmente più forte: il turismo. Portando persone a visitare Bardi faremo partire un circolo virtuoso che riuscirà a trascinare tutti i valori che il nostro territorio possiede. Per la gente che verrà a Bardi vogliamo utilizzare il Castello come richiamo e vetrina per far scoprire il nostro splendido territorio: con le eccellenza enogastronomiche lavoreranno gli agricoltori, i commercianti e le attività di ricezione come bar e ristoranti. Attraverso un disegno articolato dei servizi faremo conoscere le peculiarità del nostro territorio come la flora, la fauna, la storia in una parola: la nostra cultura. Le persone attraverso pacchetti ad hoc saranno incoraggiati a fermarsi qualche giorno in più quindi alberghi e bed and breakfast avranno maggior lavoro, e magari qualche imprenditore deciderà di investire qui per migliorare la ricettività o creare nuovi servizi sfruttando le reti informatiche, si porterà così lavoro alle imprese per ristrutturare i nostri splendidi Borghi, ai negozi che avranno più gente a cui vendere ecc.
L’economia, quindi…
E’ importante capire che solo migliorando il ciclo economico per le persone residenti si potrà parlare di sviluppo, Il Comune arriverà ad avere maggiore libertà economica e questo permetterà di migliorare i servizi, di mettere a posto le strade, le frane ecc.
Si creerà un domino, se si riesce a costruire il primo tassello gli altri andranno di conseguenza. Non dimentichiamo che, a Bardi, abbiamo una grande ricchezza: la qualità della vita che oggi ed ancora più in futuro sarà un valore sempre più ricercato! Non stiamo parlando di utopia, siamo consapevoli dei problemi che si hanno, ma la nostra è una visione di insieme che vedrà i suoi frutti nel tempo, per questo creare un sistema è il modo migliore di risollevarsi, pensare unicamente all’oggi ci permetterà solo di gestire il declino che si è avviato; noi invece vogliamo che Bardi torni ad essere quel paese splendente che i nostri padri e nonni ci raccontano. L’unicità e l’eccellenza dei valori che Bardi possiede ci distinguerà! Vogliamo poter disegnare insieme alla popolazione il nostro futuro altrimenti lo faranno altri al nostro posto! Bardi ha il diritto di essere il centro del suo territorio e non la periferia di qualcun altro!
Ho bisogno di una cosa sola, la fiducia sul fatto che ce la possiamo fare lavorando insieme. Dipende da noi.
Andrea Marsiletti