
23/08/2012
h.13.10
Una manifestazione pensata per accendere i riflettori sulla montagna e per “renderla consapevole” delle proprie indiscusse potenzialità: per mettere in mostra il lavoro di realtà che funzionano e che con la loro attività testimoniano che il “saper fare” c’è e può essere la vera chiave per lo sviluppo. Questo e molto altro è Expo Taro Ceno, in programma nel week-end del 25 e 26 agosto nel borgo medievale di Compiano (Parma): idee e “saper fare” in mostra in un’iniziativa che ribadisce la sinergia virtuosa fra innovazione, tradizione e sostenibilità come strada maestra per l’eccellenza e l’alta qualità, e di lì per lo sviluppo.
La prima edizione di Expo Taro Ceno è promossa dalla Fondazione Andrea Borri con il Centro studi Valceno e con Compiano arte storia, è realizzata con la collaborazione del Centro studi Agostino Casaroli, è sostenuta dalla Provincia di Parma, dalla Camera di commercio di Parma, dalla Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno e dal Comune di Compiano, ed è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, da Soprip e dal Laboratorio per la valorizzazione dell’Appennino Micheli-Borri.
L’idea di fondo? Mettere insieme tutti coloro – artigiani, agricoltori, imprenditori – che hanno già avviato attività che, se coordinate e potenziate, potranno essere vincenti in momenti di difficoltà generalizzata come quelli che stiamo attraversando, e in particolare per la fragile economia montana. Per tutti loro l’Expo Taro Ceno sarà un’occasione per conoscersi e farsi conoscere, per confrontarsi e discutere dei problemi comuni. E per “fare sistema”, o cominciare a impostare un lavoro di rete.
Sarà un’esposizione per temi lungo le vie del paese: dalle realtà di successo nell’high-tech alle strutture nella ricettività, dalle aziende agricole agli artigiani del territorio. In mostra: le risorse del bosco (aspetto naturalistico e risorse energetiche), utilizzo artigianale del legno (serramenti, mobili, liuteria), la pietra arenaria (formazione geologica e lavorazione), il verde (piante e fiori, progettazione di giardini), high tech (le aziende a tecnologia avanzata), gastronomia (specialità gastronomiche delle due valli), ricettività (agriturismi, bed and breakfast), i numeri delle due valli (statistica: popolazione, redditi e fabbricati), le parole (pubblicazioni delle associazioni culturali), aziende agricole bio (produzione di carni e formaggi, piante officinali), il metallo (dalla preistoria all’arte contemporanea), orto e frutteto (frutta antica e “ortigiani”), la vigna e il vino (la vite torna delle nostre valli).
L’inaugurazione sabato 25 alle 10,30, alla presenza della vice presidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera, del vice presidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari, del sindaco di Compiano Sabina Delnevo e di diverse altre autorità. Alle 11 “Perché il territorio conta in economia”: intervento di Franco Mosconi, docente dell’Università di Parma. A seguire la tavola rotonda “Lo sviluppo delle imprese e dell’artigianato nel territorio montano”, moderata dalla giornalista Patrizia Ginepri, con Domenico Capitelli, direttore di Cna Parma, Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia Romagna, Gian Paolo Lombardo della giunta della Camera di commercio di Parma, Alberto Lunardini, vice presidente di Confindustria Emilia Romagna. Alle 13 buffet di prodotti tipici. Alle 17 la pigiatura dell’uva. Alle 18 aperitivo con l’ospite: protagonista il dirigente dell’Istituto superiore Zappa-Fermi di Borgotaro Angelo Angella, da anni impegnato per la scuola in montagna. Alle 21 Musica dal vivo con The Band – Old American Music. Durante la giornata per le vie del borgo si esibirà la violinista Liliana Amadei.
Domenica 26 dalle 10 riapertura degli spazi espositivi e dimostrazione dell’abilità artigiana nelle antiche botteghe. Alle 18 aperitivo con gli espositori e dibattito conclusivo coordinato da Andrea Pontremoli, presidente del Centro studi Valle del Ceno.