“Accesso all’edilizia popolare anche per le coppie di fatto”

28/04/2012
h.15.00

Intervista a Paola Montermini, candidata nella lista civica ed ecologista “Parma che Cambia” che appoggia la candidatura a sindaco del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli.

Perché hai deciso di candidarti per il consiglio comunale?
Decisione in realtà sofferta, perché gli impegni di lavoro mi impediscono di fare una campagna elettorale degna di questo nome. Tuttavia ho voluto fare un patto con me stessa e con la mia città.
L’esperienza come operatore e coordinatore di una struttura per disabili gravissimi mi ha spinta ad un sempre maggiore impegno per la comunità. Il mio obiettivo è quello di utilizzare le prossime elezioni amministrative non come punto di arrivo, ma come punto di partenza per un impegno politico e civile che vada al di là dell’essere eletta o meno.
Mettersi in campo durante le elezioni può essere anche relativamente facile ma, una volta scelti gli amministratori della città, è necessario che i cittadini (soprattutto quelli che si sono dimostrati interessati ad un discorso politico) non calino l’attenzione e l’impegno, altrimenti si rischiano i risultati che abbiamo visto ultimamente.

Che lista è “Parma che Cambia” e perché dovremmo votare questa lista invece del PD?
“Parma che Cambia” è una lista civica, nata dalla voglia di alcuni cittadini di fare da contrappeso alla politica del PD. E’ fortemente caratterizzata in senso ecologista e sociale, due punti fondamentali per far ripartire Parma e far sì che i cittadini possano tornare in possesso del loro presente e del loro futuro.
Il civismo come valore di condivisione delle proprie competenze a favore della comunità.
Questo è il senso con cui è nata questa lista, e che sono sicura proseguirà oltre le elezioni, dal momento che molti componenti sono già attivi e conosciuti nel territorio.

Come giudichi il “fenomeno Grillo”? E’ una moda passeggera?
Pensare al Movimento 5 stelle, o ai grillini, come una moda passeggera temo sia un errore politico molto rischioso. L’attuale classe politica è riuscita a creare uno scontento popolare trasversale agli schieramenti politici, e una situazione simile è un terreno molto fertile per chi può vantare una buona dose di carisma unita ad un programma ideologicamente di ampio respiro, almeno teoricamente.
Paradossalmente il fascino di un movimento di questo tipo rischia di portarsi dietro un forte disimpegno sociale e politico da parte dei cittadini, che demandano ai nuovi vertici (visti come nuovi e sani) qualsiasi decisione, perdendo via via coscienza critica. Personalmente questa situazione mi spaventa parecchio, perché vivere di miti porta a scarsa criticità e approfondimento.
Tuttavia il Governo e le Amministrazioni dovrebbero preoccuparsi di questo malcontento e dei messaggi che invia, e rendersi finalmente conto che qualcosa va cambiato al più presto. Penso che anche a Parma il Movimento 5 Stelle potrebbe, col suo risultato, lasciare messaggi importanti.
Inoltre, come ci insegnano le riviste di costume, le mode spesso tornano, anche se un po’ rivisitate.

Un tema che ti sta a cuore è quello delle coppie di fatto: operativamente cosa può fare un Comune?
Sicuramente questo è uno dei temi per cui mi batto da più tempo. Ciò che mi preoccupa maggiormente come cittadina di Parma è la gestione dei servizi sociali, soprattutto per quel che riguarda le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, come disabili, anziani, immigrati. Ci sono alcune categorie che più faticosamente riescono a combattere per i loro diritti, e questo rende necessaria una grossa consapevolezza da parte degli amministratori rispetto ai temi che si trattano.
Se facessi rientrare gli omosessuali tra le categorie sopracitate, potrei essere tacciata di vittimismo. Tuttavia la creazione di un registro delle coppie di fatto e la possibilità di accesso alle graduatorie per l’edilizia popolare potrebbero essere due passi particolarmente significativi, anche sul piano simbolico (oltre che economico evidentemente). Le coppie omosessuali spesso devono affrontare spese più onerose rispetto a quelle sposate (come fossero due single), indipendentemente dalla stabilità della loro relazione.

Parlando con la gente, come pensi stia reagendo la città al “ritorno al futuro” proposto da Ubaldi?
Probabilmente parlo con la gente sbagliata per rispondere a questa domanda, perché non si soffermano particolarmente su di lui. Per la maggior parte lo ritengono tra i responsabili dell’attuale situazione di dissesto finanziario, e non riescono a vedere un gran rinnovamento nella sua candidatura ed, eventuale, elezione a Sindaco della città.

Temi che un eventuale ballottaggio possa riservate brutte sorprese al centrosinistra?
Quello che temo io è che il centrosinistra possa non cogliere le indicazioni che sicuramente scaturiranno dalla prima tornata elettorale. Penso che risultati del primo turno saranno molto interessanti, e dovrebbero impegnare tutti, sia la sinistra che la destra, in una lettura molto approfondita della volontà della cittadinanza.
Credo che particolare attenzione dovrà essere posta al cosiddetto voto disgiunto. Un’accurata lettura di queste informazioni potrebbe indirizzare le mosse politiche per evitare brutte sorprese.
Saremo pronti per un’operazione simile

Andrea Marsiletti

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