“La storia e cultura dei servizi 0-6 non passi in secondo piano”

SMA MODENA

01/03/2013
h.16.20

Leggo in questi giorni molte polemiche sui nidi e le scuole d’infanzia della nostra città, e me ne dispiace sia come Presidente di ParmaZeroSei, sia come nonno; al di là delle questioni specifiche, vedo il rischio che la preziosa storia e la grande cultura dei servizi 0-6 maturata nel corso degli anni, possa passare in secondo piano e quasi essere messa in discussione.
Dalla mia esperienza personale, i nostri nidi sono un momento di enorme importanza per i nostri bambini, per la loro capacità di fare amicizia e giocare insieme, per imparare a condividere con gli altri spazi e regole di comportamento, per ricevere stimoli diversi da quelli che trovano in famiglia, per abituarsi un poco alla volta ad entrare in un mondo più grande della casa in cui sono nati.
E anche per le famiglie, i nidi e le scuole dell’infanzia sono una risorsa molto importante, soprattutto in un momento economicamente difficile come questo, perché permettono a mamme e papà di andare al lavoro serenamente, sapendo che i loro figli sono accolti in un luogo dove tutto, dal cibo al gioco, è attentamente preparato e controllato, e perché ci danno l’opportunità di confrontarci con educatori professionisti e con altri genitori, perché ci consentono di vedere i nostri figli sotto una luce nuova, in circostanze diverse e impegnati in attività diverse da quelle che fanno con noi: per quanto sia strano a dirsi, ce ne fanno scoprire qualcosa in più di quanto già pensavamo di conoscere.
Potrei raccontare mille episodi che fanno parte della mia esperienza per spiegare meglio quello che ho cercato di dire, con tutti i sentimenti che li accompagnano. La cosa più importante però, quando discutiamo di costi e di sacrifici, quando decidiamo se mandare o non mandare i nostri figli al nido, oppure se investire o non investire in nuovi servizi come amministratori, e prima di rinunciare a dare ai nostri figli questa opportunità, è fermarci a riflettere attentamente sui valori educativi che vogliamo trasmettere come comunità.

Vittorio Adorni