All’Oratorio Novo della Biblioteca Civica inaugura, il 26 aprile, la mostra fotografica “Siate gentili con la memoria”

SMA MODENA
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Inaugura sabato 26 aprile alle 11 all’Oratorio Novo della Biblioteca Civica (Vicolo S. Maria 5), con apertura sino al 7 maggio, “Siate gentili con la memoria” mostra di fotografie di Giancarlo Ilari, attore teatrale parmigiano (1927-2023), da sempre appassionato di fotografia.

La mostra, curata dalle figlie Raffaella e Annalisa Ilari, è promossa dal Sistema Bibliotecario del Comune di Parma, in collaborazione con la Fondazione Federico Cornoni ETS, nell’ambito del calendario degli eventi per l’80° anniversario della Liberazione.

Un’esposizione che vuole essere una stanza della memoria con immagini originali e inedite, prevalentemente in bianco e nero, tratte dal suo ampio archivio, accompagnate da alcuni materiali autobiografici e da tracce sonore. Paesaggi dell’anima che nelle fotografie di Giancarlo Ilari si ritrovano in scorci cittadini, nei luoghi abbandonati dell’Appennino, nelle rughe di anziani e in corpi di infanzia, nel mondo vegetale e animale, in album di famiglia e in ritratti di umanità. Con uno sguardo poetico e rigorosamente antifascista, sempre teso a contrastare l’indifferenza.

“La fotografia è stata per nostro padre una splendida compagna di viaggio, un modo per scoprire, osservare, documentare la realtà. Sempre alla ricerca della poesia in soggetti naturali e umani, fotografare era per lui occasione per fare memoria del presente ma anche un gioco straordinario. In questo immergersi completo nel reale e nella cura dei dettagli, che lo portava ad attendere la posa o la luce più giusta e la più naturale possibile, e a stampare lui stesso le fotografie nella sua camera oscura, sta la grande assonanza con quello che per lui ha significato fare teatro», scrivono le figlie Raffaella e Annalisa Ilari.

“Come Settore Biblioteche siamo molto felici di poter ospitare questa mostra – dichiara Caterina Bonetti, assessora al Sistema Bibliotecario del Comune di Parma – che si inserisce perfettamente nel percorso legato alla memoria e alla storia locale attiva nelle biblioteche comunali – ormai da tempo – grazie a diversi progetti. L’importanza del ricordo e della testimonianza è tanto più importante quando si combina col piano dei valori della resistenza e dell’antifascismo, che celebreremo nel mese di aprile in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Questa mostra ci permette poi di scoprire in un’ulteriore veste, rispetto a quella di attore per cui è più noto, Giancarlo Ilari, che tanto ha contribuito alla storia culturale della città di Parma”.

“Che grande fotografo, tra le altre mille cose, è stato Lallo Ilari. C’è qualcosa di unico, di speciale eppure di riconoscibilissimo nelle sue immagini. Scriveva con la luce, certo, ma la sua era la luce (il sol) dell’avvenire. Non c’era mai nulla di estetizzante, c’era sempre una coincidenza non solo tra il negativo e il positivo fotografico, ma tra il pensiero e la speranza che avrebbe accolto appunto quel clic di mondo. Anche nelle migliaia di foto che ha lasciato, si vede una cosa: odiava gli indifferenti ed ogni sguardo che fermava era… schierato, un mattoncino per un mondo migliore, una scelta di campo. Che guardasse alberi, animali, persone o i componenti della sua amata famiglia, Lallo si metteva al servizio di una idea più grande, di condivisione e di aiuto per la realizzazione di un mondo migliore.  Rendeva domestico il mondo, dolci i volti, scovava il teatro nel quotidiano. Coerente, militante, sempre politica anche e soprattutto nello sguardo, nelle posture quotidiane. Lezioni di una vita attraverso i clic, lezioni di futuro, di speranza. Il suo è un tesoro fotografico, una vita di scatti, dove non esistono mai le tinte dell’egotismo, della vanità, del compiacimento. C’è solo un’etica di servizio agli altri, la stessa medesima cosa che ha fatto col teatro, con la sua vecchiaia, con la sua vita antifascista. “Lallo” che ha fatto di ogni giorno e di ogni scatto un 25 Aprile”, scrive l’amico giornalista e fotografo Antonio Mascolo.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico sino al 7 maggio nei seguenti giorni e orari: da lunedì a sabato, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 (festivi esclusi).