
22/01/2010
h.11.00
Nei giorni 26/27 dicembre 2009 e 2/3 gennaio 2010 noi del gruppo ANIMALS FREEDOM con la collaborazione di alcuni membri di PARMA ANIMAL ACTION, abbiamo protestato contro l’uso degli animali al CIRCO DI MOSCA.
Inizialmente il circo doveva attendare in zona Ravadese su suolo privato; lì gli organizzatori ci avevano confermato (più volte telefonicamente) la presenza di cavalli, asini, cammelli e pappagalli.
Successivamente il circo per problemi “tecnici”e legati al mal tempo ha dovuto trasferirsi in zona fiera. Qui la musica è cambiata perché il suolo occupato era pubblico e vige un’ordinanza comunale che vieta all’interno dei circhi l’utilizzo di animali non-domestici.
I circensi hanno dichiarato più volte , non solo di non avere animali ma di averli dirottati sulla sede stabile del CIRCO DI MOSCA a Torino per non avere proteste da parte degli animalisti.
Questo non solo non è vero (perché vi era un gruppo di cani che apriva lo spettacolo), ma gli altri animali non sono stati presenti solo perché lo vietava l’ordinanza parmense (infatti anche la guardia forestale si era recata all’interno del tendone per verificare che non ci fossero animali non-domestici).
I cani (una decina di boxer per l’esattezza) sì “esibivano” vestiti da calciatori (juventus- milan) in una partita dove un “arbitro” con una bacchetta dirigeva il palloncino a destra e a manca (con il forte rischio di colpire nel muso i cani che si avventavano verso la palla).
I cani-portieri erano legati con una catena (molto corta) ad una porta di ferro che sul dietro era tenuta ferma da un addetto del circo, altrimenti al primo tirone la rete sarebbe arrivata addosso al cane. La partita durava circa 10-15 minuti.
I circensi ci hanno assicurato (ma impedito di farci vedere di persona o eventualmente documentare con una foto) che i cani erano tenuti in una roulotte riscaldata.
Questi cani vivranno una vita dignitosa? Saranno accuditi a dovere? E quando (per malattia o vecchiaia) non saranno più in grado di fare spettacolo dove andranno a finire? Che messaggio trasmettiamo usando gli animali come se fossero oggetti per i nostri divertimenti?
Questi sono i punti di riflessione che ci siamo proposti di mettere in risalto.
Abbiamo chiesto alle persone che alla fine dello spettacolo uscivano, se sarebbe stato divertente anche senza la partita dei cani; tutti ci hanno risposto positivamente. Se gli addetti al circo sono davvero dei bravi artisti non c’è nessun motivo per sfruttare gli animali, lo è un esempio il CIRC DU SOLEIL che non li utilizza ma è comunque il circo più famoso al mondo.
Poche persone ci hanno davvero ascoltati; molti erano arrivati con i bambini e non avevano nessun’intenzione di deluderli. Le frasi più ricorrenti erano “Ma il circo viene una volta l’anno, facciamo divertire i bimbi in queste fredde giornate”, “ Ma non ci sono animali, ci sono solo i cani” o “ Ma vedrete che loro li trattano bene…vero?” …
I circensi ci hanno più volte minacciati davanti alle forze dell’ordine, che si hanno impedito che ci aggredissero, ma hanno fatto “orecchie da mercante” davanti alle pesanti offese e provocazioni che ci sono state rivolte.
Oltre a questo, i buontemponi del circo” hanno ben pensato di alzare la musica per non farci parlare con le persone e hanno posizionato un cestone davanti alla biglietteria dove le persone potevano buttare i nostri volantini.
Ci auguriamo che la proposta di legge che vieta l’utilizzo di TUTTI gli animali al circo si concretizzi presto; così anche gli animalisti si recheranno a vedere lo spettacolo.