
Due giorni intensi di incontri e pedalate sono quelli trascorsi in Emilia Romagna dallo staff di Appennino Bike Tour, la campagna sulla ciclovia organizzata da Legambiente e Vivi Appennino con Misura, che ha l’obiettivo di realizzare e attrezzare un percorso ciclabile per promuovere le aree interne e i piccoli borghi italiani attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.
Un viaggio lungo tremilacento chilometri che ha già attraversato Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e che arriverà passando per tutta l’Italia fino ad Alia in Sicilia.
In Emilia Romagna la prima tappa (23 giugno) è stata Bardi, Parma dove la sindaca Valentina Pontremoli, appena insediata e che torna in carica dopo essere stata la sindaca più giovane d’Italia, ha firmato il Manifesto per la democrazia energetica promosso da Legambiente e Kyoto Club e si è impegnata a realizzare una comunità energetica con l’obiettivo di dare certezza di costi e un futuro alle tante aziende zootecniche che producono Parmigiano Reggiano. Durante l’inaugurazione del pannello dedicato all’App CicloAppennino e alla guida ciclo turistica “Appennino Bike Tour”, abbiamo incontrato i ragazzi del campo di volontariato internazionale dell’Oasi dei Ghirardi.
Abbiamo visitato il Castello di Bardi gestito dalla Cooperativa Diaspro rosso che punta ad un turismo esperienziale di qualità.
A Corniglio, Parma, (24 giugno) la giornata è iniziata con il sindaco Giuseppe Delsante che ci ha mostrato la grande frana che colpì il paese nel 1996 e oggi è diventata elemento di interesse per un turismo scientifico e per chi vuole approfondire tematiche legate al dissesto idrogeologico.
Durante la presentazione del nuovo pannello informativo dedicato all’App CicloAppennino abbiamo inaugurato il centro di noleggio biciclette che si trova proprio a fianco della stazione di ricarica per biciclette e e-bike.
Prima di arrivare a Ligonchio ci siamo fermati per una sosta culturale alla Pietra di Bismatova e grazie alle guide del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano e al circolo di Legambiente Appennino Reggiano abbiamo visitato l’Eremo e il Museo, entrambi appena restaurati e simboli della bellezza di un territorio unico e prezioso.
A Ventasso, Reggio Emilia (24 giugno) dopo avere inaugurato il pannello informativo per la App CicloAppennino abbiamo visitato la Big Bench e il sindaco ci ha illustrato le varie attività su cui andrà ad investire i fondi appena ottenuti dal bando Borghi del PNRR. Una grande occasione di sviluppo per questi piccoli borghi.
A Lama Mocogno, Modena (25 giugno) dopo avere presentato la App CicloAppennino e la guida dedicata agli itinerari più belli dell’Appennino abbiamo premiato come ambasciatore dell’Appennino Dario Biondi, presidente Via Germanica Imperiale e vice presidente Federcammini per “avere creato nuove occasioni di promozione e crescita del territorio grazie alla realizzazione della Via Germanica e alla messa in rete dei cammini”.
Infine a Gaggio Montano, Bologna, per l’ultima tappa prima di lasciare l’Emilia Romagna, saremo accolti dal Corpo Bandistico Gaggese e, dopo la presentazione della App CicloAppennino e la presentazione della guida dell’Appennino, visiteremo il Faro dei caduti della montagna e proseguiremo per la visita ad aziende del Parmigiano Reggiano.
In serata la tappa emiliana si chiuderà a Porretta Terme dove incontreremo i ragazzi diversamente abili della cooperativa Csapsa che hanno recuperato bici abbandonate, restaurandole e dando loro nuova vita; queste sono le bici che lo staff dell’Appennino utilizza per le pedalate nei borghi.
«L’impegno di Legambiente e ViviAppennino continua – dichiara Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia Romagna – dopo la creazione della Ciclovia dell’Appennino con la collaborazione dei Comuni del territorio montano come Lama Mocogno, la prossima tappa passa per le comunità energetiche per un Appennino più sostenibile. Energie rinnovabili e gestione comunitaria delle risorse energetiche sono gli elementi chiave di questa transizione, che ci dovrà portare nel più breve tempo possibile ad affrancarci dalle fonti fossili come carbone e metano. Uno strumento promettente è la nuova legge regionale sulle comunità energetiche, che prevede la creazione di linee di finanziamento dedicate alla costituzione delle comunità e dei gruppi di autoconsumo».
«In Emilia Appennino Bike Tour ha unito tre parchi: Parco Tosco Emiliano, Parco del Corno alle Scale e Parco dei Cento Laghi passando per paesaggi e borghi ricchi di risorse naturali e di acqua proprio nei giorni delle ordinanze per la crisi idrica – aggiunge Alessandra Bonfanti, portavoce nazionale Legambiente – Questi luoghi oggi al centro delle sperimentazioni delle green community devono vedere riconoscere le risorse che offrono alle città come servizi ecosistemici, cioè aver indietro le giuste risorse economiche per il capitale naturale che viene messo a disposizione».
«Grazie all’attenzione che continua a crescere attorno alla ciclovia dell’Appennino stiamo costruendo le basi per un concreto rilancio delle aree interne – ha aggiunto Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino – Intendiamo dare una risposta ai tanti piccoli Comuni e portare un nuovo indotto economico ed occupazionale in questi territori, permettendo lo sviluppo di queste aree. Per questo stiamo procedendo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili all’installazione della segnaletica prevista per la prossima estate: oltre millecinquecento segnali urbani ed extraurbani che identificheranno l’itinerario lungo tremilacento chilometri dalla Liguria alla Sicilia».

Per quanto riguarda il percorso, dopo le tappe in Liguria ad Altare (SV), a Rossiglione (GE) e Ronco Scrivia (GE), in Lombardia a Brallo di Pregola (PV), in Emilia Romagna a Bardi (PR), il 24 giugno a Corniglio (PR) e Ventasso (RE), 25 giugno a Lama Mocogno (MO) e Gaggio Montano (BO), dal 26 giugno saremo in Toscana a Barberino del Mugello (FI) e Pratovecchio Stia (AR), il 30 giugno a Citerna e Gubbio (PG). Il 1 luglio ad Assisi e Cerreto di Spoleto (PG), il 2 luglio ad Arquata del Tronto (AP) e ad Amatrice (RI). Il 3 luglio tappa in Abruzzo a San Demetrio Ne’ Vestini (AQ) e a Caramanico Terme (PE) e il 4 luglio a Rivisondoli (AQ). Il 5 luglio a Guardiaregia (CB) e Pietrelcina (BN), il 6 luglio a Guardia Lombardi (AV) e Muro Lucano (PZ), il 7 luglio ad Abriola (PZ) e Pietrapertosa (PZ), l’8 luglio a Roccanova (PZ) e San Severino Lucano (Pz).
Sempre a luglio Appennino Bike Tour proseguirà la sua pedalata lungo lo Stivale facendo tappa il 13 luglio ad Orsomarso (CS) e Sant’Agata di Esaro (CS), il 14 luglio a San Benedetto Ullano (CS) e Aprigliano (CS), il 15 luglio a Taverna (CZ) e Amaroni (CZ), il 16 luglio a Fabrizia (VV) e Santa Cristina D’Aspromonte (RC) ed il 17 luglio a Scilla (RC). Tappa poi in Sicilia il 18 luglio a Monforte San Giorgio (ME) e Antillo (ME), il 19 luglio a Montalbano Elicona (ME) e a Bronte (CT), il 20 luglio a Capizzi (ME) e a Petralia Sottana, per poi concludere il suo viaggio il 21 luglio ad Alia (PA).