Arrestati alcuni giovani che rubavano computer e denaro nelle scuole di Parma

In esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP di Parma a seguito di articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Parma hanno tratto in arresto due giovani (arresti domiciliari), mentre ad un terzo hanno notificato un provvedimento di obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
I destinatari del provvedimento cautelare sono:

  • A.A., di nazionalità rumena, classe 2000 residente a Sorbolo (PR) (arresti domiciliari);
  • L.O., nato a Parma, di origine marocchina, classe1999 (arresti domiciliari);
  • F.M., di nazionalità tunisina, classe 1997 (obbligo di presentazione alla PG).
    Un quarto giovane, minorenne all’epoca dei fatti, è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica per i minorenni di Bologna.
    L’indagine ha ad oggetto una serie di furti perpetrati ai danni di istituti scolastici di Parma in un arco temporale compreso tra maggio ed ottobre 2018.
    In particolare, vittime delle azioni delittuose sono state le seguenti scuole:

1) In data 09.05.2018 il Liceo Statale delle Scienze Umane “Albertina San Vitale” (distaccamento di Parma viale Vittoria nr. 33);
2) In data 09.06.2018 l’Istituto Tecnico “Rondani” (Parma viale Maria Luigia nr.9);
3) In data 09.06.2018 e il 10.06.2018 l’I.T.I.S. “L. Da Vinci” (Parma via Toscana n. 10);
4) In data 16.06.2018 e il 07.10.2018 l’Istituto Comprensivo Statale “Salvo D’Acquisto” (Parma via Pelicelli nr. 8/A) ;
5) In data 12.06.2018 l’Istituto Comprensivo di via Montebello (sedi “Don Milani” di questa via Montebello nr. 18/a e “Don Cavalli” di questo P.le Volta nr. 3)
6) In data 10.07.2018 e il 18.07.2018 il Liceo Scientifico “A. Bertolucci” (Parma via Toscana n. 10/a);
7) In data 18.07.2018 l’Istituto Comprensivo “Toscanini” (Parma via Cuneo n. 3).

Si tratta di furti che hanno riguardato, per un verso, le somme di denaro contenute all’interno dei distributori automatici collocati all’interno delle scuole (per un totale complessivo accertato di circa 1000,00 €) e, per altro verso, di personal computer (circa 35) che costituivano la dotazione informatica delle scuole stesse.
La ricostruzione degli accadimenti e l’identificazione degli attuali indagati è stata resa possibile grazie all’analisi del modus operandi che ha evidenziato elementi di chiara assimilabilità ad una medesima matrice criminosa: più specificamente, l’identità della fascia oraria in cui sono stati commessi i furti (tra le ore 23,00 e le 03,00), le pressoché identiche modalità di effrazione praticate ai distributori di cibo e bevande, l’apprensione -in alcune scuole- di personal computer esclusivamente di nuova generazione.
La riflessione su una possibile matrice unica ha preso le mosse dal furto avvenuto in data 18.7.18 ai danni del liceo scientifico Bertolucci, allorquando gli autori dell’azione criminosa, dopo aver divelto la porta a vetri del seminterrato, si introducevano nell’istituto scolastico, forzando il distributore di alimenti e bevande della ditta Argenta, asportandone il contenuto. In occasione del sopralluogo, la PG operante rinveniva, all’interno di un cestino dei rifiuti situato nello spogliatoio della palestra, una maschera da clown di colore bianco. Dalla visione dell’impianto di videosorveglianza della scuola, si notavano cinque soggetti, con volto travisato, diretti verso i distributori automatici della ditta Argenta; il soggetto indossante un mantello forzava i distributori; un altro indossava un giubbino di colore bianco-nero e grigio. Dopo aver asportato il denaro custodito nella cassetta il gruppo si portava al piano superiore della scuola per poi darsi alla fuga.
Di qui, l’idea investigativa di esaminare ed analizzare i videofilmati relativi ad altre analoghe azioni delittuose commesse nel medesimo contesto temporale ai danni di istituti scolastici di Parma, a partire da un altro furto, commesso presso la medesima scuola appena una settimana prima, il 10.7.18, allorquando quatrtro giovani, dopo aver scassinato i distributori automatici di alimenti e bevande, si impossessavano del denaro ivi contenuto.
Di qui si passava all’analisi di un furto perpetrato ai danni dell’istituto Da Vinci in data 10.6.18, dell’istituto Rondani, sempre in data 10.6.18.
L’intuizione investigativa dell’analisi comparata dei filmati si rivelava fondata: infatti per i furti commessi nella nottata del 10.6.2018 uno degli autori indossava una maschera simile per colore e tipologia a quella rinvenuta e sequestrata in data 18.7.2018 in occasione del sopralluogo eseguito all’interno del Liceo Scientifico Bertolucci, a dimostrazione della unitarietà del disegno criminoso che riguardava una pluralità di scuole.
Le indagini venivano quindi indirizzate verso un gruppetto di giovani gravati da pregiudizi di polizia, giovani dei quali si iniziava a monitorale i profili facebook.
In particolare dalla visione del profilo sul social network facebook di un giovane (A. A., che risulta aver operato a cavallo del raggiungimento della maggiore età) venivano estrapolate due foto, nelle quali l’interessato appariva abbigliato con un giubbino simile a quello indossato da uno degli autori del furto del 18.7.2018.
Inoltre dal profilo sul social network facebook di L. O. venivano estrapolate due foto nelle quali il predetto indossava una maschera simile a quella indossata da uno degli autori dei furti commessi il 10.6.2018 e il 18.7.2018, allorquando, come detto, veniva poi sequestrata.
Questo secondo dato positivo consentiva un ulteriore passo in avanti delle indagini, costituito dalla disamina dei tabulati telefonici dei componenti di questo gruppo, con particolare riferimento alla geolocalizzazione dei telefoni cellulari.
Si verificava in tal modo che il cellulare in uso a L.O., nell’orario di commissione del furto del 10.6.18 ai danni dell’istituto Da Vinci, agganciava la cella in cui ricadeva tale istituto; lo stesso dicasi per il furto ai danni del liceo Bertolucci sia la notte del 10.7.18 che la notte del 18.7.18.
Oltre alle localizzazioni, si avevano riscontri anche per quanto riguarda contatti reciproci, tra gli indagati, a cavallo degli orari dei furti.
L’analisi dei contatti reciproci consentiva di allargare lo spettro delle indagini, che venivano estese, ad esempio, all’istituto Toscanini, vittima di un furto consumato anch’esso la notte del 18,.7.18: anche in tal caso i cellulari di alcuni indagati agganciavano la stessa cella ove era compreso l’istituto Toscanini.
Sulla scorta di tali acquisizioni, ulteriore passaggio investigativo era costituito da una perquisizione domiciliare ai danni di L. O., che aveva esito positivo, in quanto la PG rinveniva e sequestrava abiti indossati da uno degli autori dei furti per i quali si procede, nonché numerosi PC e telefoni cellulari di provenienza delittuosa.
Nell’immediatezza l’indagato redigeva di proprio pugno un manoscritto nel quale ammetteva le proprie responsabilità in ordine a numerosi furti in danno di Istituti Scolastici secondo quelle modalità innanzi evidenziate.
Peraltro alcuni oggetti rinvenuti in sede di perquisizione (un PC marca TOSHIBA e un PC marca HP) risultavano provento di furti in danno dell’Istituto Comprensivo Salvo D’Acquisto avvenuti rispettivamente il 16.6.18 ed il 7.10.18; a tale ultimo profilo, ulteriore indizio a carico di L.O. in ordine alla partecipazione al furto del 7 ottobre si aveva dall’analisi della geolocalizzazione del suo cellulare, che risultava aver agganciato la cella in cui ricadeva il D’Acquisto proprio negli orari del furto, e lo stesso dicasi per il cellulare di A.A.
Inoltre il cellulare IPHONE 7 con imei 353844080821071 risultava provento di furto commesso da ignoti in danno di D’AMBROSIO Maria (non essendovi elementi per ritenere L.O. responsabile di tale furto, è stata contestata la ricettazione del cellulare).
Al terzo soggetto si è pervenuti anche mediante le convergenti dichiarazioni di due dei soggetti indiziati, dichiarazioni che appaiono riscontrate dalle risultanze delle analisi dei tabulati, che collocano il cellulare del terzo nella zona in cui ricadono le scuote vittime dei furti del 10.6.18 e del 18.7.18
Solo in parte i computer sono stati recuperati, mentre altri sarebbero stati rivenduti a terzi soggetti non identificati.

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L’operazione oggetto del presente comunicato attesta l’impegno della Polizia giudiziaria e della Procura di Parma teso a fronteggiare, mediante analisi accurate, le azioni delittuose ai danni della sicurezza dei cittadini e, nella fattispecie, ai danni dell’istituzione scolastica, più volte violata in un breve arco temporale.

Parma, 24.5.2019
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
dott. Alfonso D’Avino

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