Arrestati quattro ladri seriali autori di numerosi furti in zona stazione

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Nei giorni scorsi, agenti ed ufficiali di P.G. della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, ha dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal GIP di Parma nei confronti di quattro persone:

  1. Saabane Abdelakrim, classe 1983, cittadino marocchino, residente in Parma
  2. Zibana Matteo, classe 1998, cittadino polacco, domiciliato in Colorno;
  3. Saabane Ahmed, classe 1190, cittadino marocchino, residente in Parma;
  4. Luciano Cristianna, classe 1993, nativa di Torre Annunziata, di fatto dimorante in Parma.

La complessiva vicenda rientra nelle iniziative di recente intraprese dalla Procura di Parma che, per arginare il fenomeno dei furti ricorrenti nel territorio cittadino, sta trattando unitariamente, nell’ambito di fascicoli tra loro riuniti, molteplici vicende delittuose, che formano oggetto di separate denunzie da parte di cittadini o esercizi commerciali.

 

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Questa opzione organizzativa consente, per un verso, di valutare con maggiore attenzione la pericolosità di soggetti le cui gesta, se analizzate singolarmente, rischiano di apparire come frutto di scelte occasionali e, dall’altro, di ridurre i tempi delle indagini e dei processi, in quanto, invece di celebrare, a carico della stessa persona, più processi per fatti diversi, si finisce per celebrare tendenzialmente un solo processo, con notevole risparmio di energie processuali; peraltro questa opzione finisce per giovare anche agli stessi indagati, che -nel caso in cui venga riconosciuta la loro responsabilità penale- ottengono una sola condanna.

Nel caso di specie, sono state riunite molteplici vicende nelle quali i quattro indagati sembrano coinvolti, alcune delle quali all’interno o nelle immediate vicinanze della Stazione ferroviaria di Parma (di qui gli accertamenti delegati alla Polizia Ferroviaria).

In dettaglio, dunque, i fatti oggetto della misura cautelare sono i seguenti:

  • furto di bottiglie di liquore, per un valore di € 360,00 circa, commesso in data 28.10.2020 ai danni dell’esercizio commerciale Coop Alleanza presso il centro commerciale Eurosia (contestato a Luciano Cristianna);
  • furto materiale elettronico del valore di circa 1.500,00 €, commesso il 28.11.2022 ai danni dell’esercizio commerciale Unieuro (contestato a Luciano Cristianna);
  • concorso nel tentativo di furto con scasso della cassa automatica del parcheggio della stazione ferroviaria di parma, commesso il 16.6.23 (contestato a Zibana Matteo, Saabane Ahmed, Luciano Cristianna);
  • furto di una bicicletta commesso nei pressi della Stazione ferroviaria in data 9.7.23 (contestato a Saabane Ahmed);
  • concorso nel furto di una bicicletta, commesso in data 14.7.23 nel piazzale antistante la stazione ferroviaria (contestato a Saabane Abdelakrim, Saabane Ahmed, Luciano Cristianna);
  • tentativo di furto con scasso ai danni dell’esercizio commerciale Sapore di mare, commesso in data 2.8.23 (contestato a Saabane Abdelakrim);
  • furto di capi di abbigliamento, sottratti da un’auto per strada, commesso il 7.9.23 (contestato a Saabane Abdelakrim);
  • furto di bottiglie di liquore ed altra merce ai danni del supermercato Esselunga, commesso in data 20.9.23 (contestato a Luciano Cristianna);
  • tentativo di furto con scasso ai danni della macchinetta erogatrice dei biglietti presso la Stazione ferroviaria, commesso in data 22.9.23 (contestato a Saabane Ahmed).

Quanto alle misure cautelari, il GIP ha disposto la custodia in carcere per Saabane Abdelakrim e Zibana Matteo, mentre ha disposto il divieto di dimora in Parma per Saabane Ahmed e Luciano Cristianna.

Tuttavia, dopo pochissimi giorni, Saabane Ahmed e Luciano Cristianna sono rimasti coinvolti in un altro furto in Parma, violando dunque anche la misura del divieto di dimora, per cui il GIP -accogliendo la richiesta di aggravamento avanzata dal Pubblico Ministero- ha disposto la custodia in carcere anche per i due suddetti indagati.

In definitiva, dunque, i quattro indagati sono ora ristretti in carcere per rispondere dei reati innanzi indicati.

Il Procuratore della Repubblica dott. Alfonso D’Avino

 

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