Arrestato l’autore di un accoltellamento in via Naviglio Alto

SMA MODENA

I Carabinieri della Compagnia di Parma, coordinati dalla locale Procura, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Parma (Giudice Dott. S. Micucci), nei confronti di un 26enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, indagato per i reati di lesioni personali aggravate, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni personali al volto e porto abusivo di armi.

L’indagine è partita il 9 maggio scorso quando intorno alle 12, la pattuglia della Stazione di Parma Centro è intervenuta in strada del Naviglio Alto in quanto era stato segnalato un accoltellamento. Giunti sul posto i CC individuavano la vittima che aveva profonde ferite lacero-contuse alla guancia ed in alte parti del colpo. L’uomo, di origine tunisina, riferiva immediatamente, prima di essere trasportato in Ospedale, di conoscere la vittima.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di delineare i contorni in cui è avvenuto il fatto. Il tutto sarebbe nato da un diverbio scaturito tra l’aggressore ed il ferito che si sarebbe lamentato con lo stesso dell’esigua quantità di stupefacente cedutagli.  A seguito delle lamentale, la vittima sarebbe scappato in quanto il 26enne lo avrebbe rincorso impugnando un coltello- machete. 

Gli accertamenti effettuati, per verificare la veridicità di quanto raccontato dalla vittima, hanno permesso di raccogliere elementi indiziari basati su: a) testimonianze dei passanti che hanno assistito all’inseguimento; b) immagini dei circuiti di video sorveglianza; c) riconoscimento fotografico da parte della vittima del suo aggressore.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi indiziari raccolti e ritenendo il giovane incline, per la sua indole aggressiva, a reiterare il reato, ha disposto la misura cautelare in carcere.

L’arrestato è stato individuato la sera del 15 giugno da una pattuglia del Nucleo Radiomobile in Via Massimo d’Azeglio nei pressi di un bar e lo ha immediatamente bloccato. 

Lo stesso è stato associato alla Casa Circondariale di Parma.

Il Procuratore della Repubblica dott. Alfonso D’Avino