Una decisione che “stacca la spina alla transizione energetica di Parma”. Così Alleanza Verdi e Sinistra definisce l’intenzione del Comune di recedere da Ates, l’Agenzia Territoriale per l’Energia e la Sostenibilità, di cui è fondatore e principale socio.
Il tema è approdato in Commissione consiliare, provocando una reazione durissima da parte dei co-portavoce di Europa Verde Parma, Nicola Dall’Olio e Sara Fallini, e del coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Roberto Ranalli.
Secondo Avs la scelta appare “incomprensibile”, soprattutto in una fase in cui il Comune ha assunto impegni ambiziosi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Proprio mentre cresce l’attenzione dei cittadini sui costi energetici e sulle misure di efficientamento, verrebbe meno uno dei principali strumenti pubblici per accompagnare famiglie, condomìni e amministrazioni locali nel percorso di transizione.
Ates, ricordano i rappresentanti di Avs, gestisce lo sportello energia, punto di orientamento fondamentale per chi vuole ridurre consumi e impatto ambientale. Un servizio da “rafforzare, non smantellare”, soprattutto per aiutare i residenti a destreggiarsi tra normative complesse e opportunità di incentivo.
La critica riguarda anche il ruolo di Parma come capoluogo: “Dovrebbe essere di traino per i Comuni più piccoli, che non hanno personale e risorse per piani energetici strutturati”. Per questo Avs propone non solo il ritiro della decisione, ma un rilancio: che la Provincia entri nella compagine sociale dell’Agenzia e favorisca l’adesione degli altri municipi del territorio.
“Gli obiettivi climatici non si raggiungono smantellando gli strumenti che servono a realizzarli” conclude il coordinamento Avs Parma.


