Azione e Civiltà Parmigiana: “Il Comune mette in difficoltà le società sportive”

confartigianatomaggio
Contabile_giugno24

Non ci voleva molto per immaginare cosa sarebbe successo se il PalaRaschi e il Palaciti fossero stati, contemporaneamente, oggetto di ristrutturazione con i fondi del PNRR, che hanno tempi ben definiti, dal momento che devono essere completati entro il 2026. Ora chiudere totalmente o parzialmente per due anni i due impianti significa mettere in difficoltà le società sportive che li occupano e utilizzano per gare e campionati.

Come è possibile che un’Amministrazione comunale programmi interventi importanti di ristrutturazione senza contestualmente prevedere un progetto alternativo di utilizzo per tutti gli utenti degli impianti da ristrutturare?
E come è possibile “sfrattare” le Società Sportive dei cosiddetti Sport Minori, che hanno funzioni importanti nei confronti delle giovani generazioni, senza prendere accordi prima che prevedano soluzioni alternative?

Nel 2007 era stato inaugurato, all’interno del Centro Lauro Grossi di Via Po, un impianto indoor per atletica e pattinaggio, con una pavimentazione adatta a molti sport; l’alluvione del 2014 ha danneggiato l’impianto e i giovani atleti hanno girovagato un po’ per poi approdare al PalaRaschi, da cui ora, però, verranno nuovamente spostati.

Purtroppo, l’impianto indoor non si presta più ad ospitare il pattinaggio perché la nuova pavimentazione realizzata non è adatta.

La Energy Volley di pallavolo, che milita in A3 e gioca solitamente al PalaRaschi, pare non abbia molte alternative: o va a giocare a Salsomaggiore Terme o scende in serie B e sarebbe un duro colpo per il volley locale che si propone di riportare alla ribalta nazionale uno sport che ha fatto grande Parma nel mondo fino pochi anni fa. Andare a Salsomaggiore risulta problematico per la distanza, i maggiori costi per gestire la società e anche per il rischio di avere meno pubblico e tifosi a sostenere il sestetto ducale.

Abbiamo sottolineato già un anno fa che il PalaRaschi è un impianto esteticamente superato, costoso da gestire, energivoro e che sarebbe stato opportuno realizzare un nuovo impianto polivalente in un’altra parte della città, come a Moletolo ad esempio. L’area del PalaRaschi poteva essere oggetto di una completa riqualificazione, demolendo un mostro di cemento armato che quando fu costruito stava in bella mostra in campagna perché intorno non c’erano case e quartieri. I fondi del PNRR potevano essere utilizzati per costruire un bellissimo impianto nuovo, perché Parma merita di avere impianti belli e funzionali. Purtroppo, le scelte dell’Amministrazione comunale precedente non sono andate in quella direzione. L’attuale Giunta, nonostante ci fossero i tempi e i modi per rivedere qualche progetto, ha preferito la continuità spendendo soldi su un PalaRaschi che in oltre quarant’anni ha conosciuto diversi e costosi interventi di ristrutturazione.

Per cercare di risolvere in parte i problemi cui andrebbero incontro le società sportive, in particolare la Energy Volley, ci permettiamo di proporre l’utilizzo del PalaCassa alle Fiere di Parma e di adattarlo per il volley per consentire alla società ducale di continuare a militare in A3. Il PalaCassa è un bel complesso, che viene utilizzato solamente in occasione delle manifestazioni fieristiche come Cibus. Un suo parziale e momentaneo adattamento potrebbe indurre in un non lontano futuro a trasformarlo definitivamente in un moderno PalaEventi dove possano svolgersi manifestazioni sportive e spettacoli di vario genere inclusi concerti musicali.

Dispiace dover rilevare che proprio in questi giorni che Parma sta raccontando alla Harvard University le sue buone prassi in tema di attività sportive, si ripropongano come in un brutto deja vù i problemi già vissuti con la chiusura della piscina di Via Zarotto. Per questo ci auguriamo che l’Amministrazione saprà trarre dalle passate esperienze i dovuti insegnamenti e che riuscirà a trovare la giusta soluzione quanto prima.

Serena Brandini
Capogruppo Azione

Maria Federica Ubaldi
Capogruppo Civiltà Parmigiana

baganzola