“Bamboccioni? Inutili critiche e giustificazioni”

SMA MODENA
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28/05/2010
h.19.00

“Sapere che 2 milioni di giovani nel nostro Paese non studiano, non lavorano, non hanno prospettive è un segnale più preoccupante del deficit e delle difficoltà dei mercati”, dice Pietro Vignali, sindaco di Parma, commentando la ricerca Istat presentata nei giorni scorsi, che dice che in Italia si sta formando una generazione neet (neither education, employment, training). Il 21,5% dei giovani tra i 18 e i 29 anni, con bassa scolarità, disoccupati e non addestrati, che rimarranno per tutta la loro vita nella società come fonte di instabilità sociale, insoddisfazione personale, drammatico spreco di risorse umane. Un livello più alto della media europea.
“E’ un record di cui faremmo volentieri a meno”, aggiunge Vignali che prosegue:”Il problema è che l’80% dei tagli alla spesa pubblica degli ultimi anni (scuola, formazione, università) hanno colpito proprio questa fascia di giovani che spesso sconta anche un drammatico isolamento educativo da parte di genitori distratti e maestri che non ci sono”.
“Si tratta certamente di un’emergenza – spiega – ma i problemi del nostro paese sono strutturali, di lungo periodo”.
“Per questo – dice il primo cittadino – bisogna continuare a investire sulla famiglia, come nel caso del quoziente familiare che abbiamo costruito a Parma, ma anche prendere in considerazione le aspirazioni dei giovani e il loro potenziale di innovazione. Promuovere e sostenere il talento, la creatività, la voglia di costruire: penso per esempio a progetti come Parma Sviluppo, per sostenere nuovi imprenditori e nuove imprese”.
“Il problema del nostro Paese – conclude Vignali – non è se criticare o giustificare i “bamboccioni”, ma creare condizioni durature di crescita per i nostri giovani”.