Bel duello Marchini-Giliotti su Berlusconi

SMA MODENA
lombatti_mar24

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(non più in homepage)
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04/01/2011
h.18.00

Punti di svista: la rubrica dei commentatori di Alicenonlosa.it. 

Nel forum montagna si segnala il bel carteggio tra Rodolfo Marchini, del Coordinamento prov.le PDL e consigliere comunale di Borgotaro, e Paolo Giliotti, segretario provinciale del PD. 

Il tradimento è sempre una sconfitta personale anche quando può far vincere chi prima era un tuo avversario.
Tuttavia, in questo caso, la vittoria materiale potrebbe attenuare il senso della sconfitta etica personale. Nella vicenda di Fini e di chi l’ha seguito in Futuro e Libertà (sia chiaro: mi riferisco ai parlamentari consapevoli e non a chi ha seguito il proprio leader in buona fede!) la sconfitta politica e personale è veramente completa.
Non valutiamo il comportamento di Fini sotto il profilo della riconoscenza umana, in quanto essa non è una categoria politica, ma per l’incoerenza rispetto agli impegni assunti con i cittadini e da questo punto di vista sono gli elettori i primi e gli ultimi giudici. Quando Fini, al Congresso fondativo del PDL, dichiarò di essere consapevole che alcune sue posizioni (Immigrazione, fecondazione assistita e altri temi etici) erano in netta minoranza, l’intervento fu applaudito da tutti proprio per la franchezza con la quale il “cofondatore” sembrava sfidare lealmente la maggioranza. E a Fini e ai finiani non è mai stato impedito di esprimere quel tipo di differenza.
Ma il Popolo della Libertà ha dovuto reagire e respingere il modo di rappresentare i continui distinguo, una rappresentazione pubblica sempre più incompatibile col ruolo istituzionale e con la lealtà dell’impegno congressuale da lui assunto. Fini e i suoi avrebbero potuto correggere il modo, ma hanno preferito produrre un’escalation di toni e di argomenti del tutto simili a quelli dei più truculenti oppositori, da Franceschini a Bersani, da Tabacci a Di Pietro.
Il passaggio dei finiani nel campo avverso era già avvenuto molto prima del loro voto di fiducia sui famosi cinque punti. In quel momento infatti stavano solo recitando la parte ipocrita del tradimento, come nelle congiure più classiche. Ha ricordato, a tal proposito, P.L. Battista sul Corriere, citando Machiavelli: “Per esperienzia si vede molte essere state le coniure, e poche aver aute buon fine, con conseguenze disastrose per i coniurati”. E qui Fini coglie la sua più sonora sconfitta sul piano tattico e strategico. Ecco perché Silvio Berlusconi, da grande leader, l’ha portato a commettere l’errore fatale e a manifestarsi definitivamente come congiurato contro gli interessi del popolo italiano rappresentati dal PDL e dalla Lega Nord.
L’odierna intesa Stato-Regioni (comprese le Regioni rosse) sul Federalismo fiscale, a tre giorni dal fallimento della congiura di palazzo, è lì a testimoniare la disfatta del fu leader, addirittura costretto, per sopravvivere, ad accodarsi all’Udc di Casini e al suo progetto terzopolista: Fini non ha più un suo spazio politico! E così l’unica arma spuntata che gli è rimasta è gridare al “mercato” dei parlamentari, in piena sintonia con Santoro e Di Pietro. Non si rende conto che alcuni dei suoi non vogliono abbandonare gli impegni assunti col popolo e pure altri stanno capendo che solo Silvio Berlusconi può risollevare l’Italia e realizzare le riforme. Anche la modifica del sistema elettorale, ma su tutte quelle dell’Università, del Fisco e delle Istituzioni. Certo oggi è prioritaria la crescita produttiva e la questione sociale.
Ma tutti hanno capito che aver tenuto a posto i conti pubblici in questo momento di crisi mondiale era la priorità assoluta. E ora si può finalmente concretizzare il federalismo fiscale e avviare il piano di sviluppo per il Sud. Possono ripartire gli investimenti produttivi per le infrastrutture, per le aree più deboli del Paese e per il rilancio della ricerca, dell’Università e dell’istruzione. E questa ripartenza dell’Italia nel segno dei meriti e dei bisogni può essere guidata solo da Berlusconi. Colui che ha saputo smascherare la congiura di palazzo contro gli interessi popolari e l’ha respinta col sostegno decisivo della Lega Nord e di Bossi, che sono ormai gli alleati più affidabili per migliorare l’Italia e renderla più moderna, come richiede la maggioranza dei cittadini italiani.
Con Berlusconi ha vinto il rilancio del Paese!

Rodolfo Marchini
Coordinamento prov.le PDL – Borgotaro

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Rodolfo… non te ne fai scappare nemmeno una, hai voluto puntualizzare a modo tuo le ultime vicende politiche romane, se come dici è stato un buon risultato per gli Italiani lo vedremo, ognuno avrà modo di analizzare sulla propria pelle le future vicende e trarne un giudizio più o meno positivo anche tenendo conto, per forza di cose, del proprio convincimento politico, vedremo il federalismo, vedremo i tagli sui costi della politica…ecc., ma non voglio parlare di questo, voglio invece fare una considerazione sulla qualità media politica ed umana di quella cerchia di privileggiati elitaria e di alto rango che opera a Montecitorio e Palazzo Madama e quanta responsabilità ha il popolo italiano per la loro nomina a tal funzione.
C’è chi si è scandalizzato per quei tre che hanno tradito Fini, o quei due che hanno tradito Di Pietro o di qualcun altro che ha tradito Bersani o meglio Veltroni, aggiungo io perchè non scandalizzarsi per quei 40 o 50 che hanno tradito Berlusconi facendosi prima nominare parlamentari per poi tentare di mandarlo a casa, ma chi è di tutti costoro che può almeno pensare di aver tradito gli elettori? Certamente nessuno in quanto a tutti e non solo questi interessa l’ordine in cui vengono collocati nelle varie liste e le garanzie che i loro leeders, nuovi o vecchi, riescono a dargli e non certamente il giudizio degli elettori che hanno un potere elettorale sui singoli parlamentari pari al 10% o poco meno.
Quanto vorrei poter avere un parlamentare eletto nel mio territorio, scelto dal territorio, al quale chiedere conto dei propri comportamenti anche tenendo conto di quanto stabilisce la Costituzione sul vincolo del mandato…. pura utopia. Sono vent’anni che si parla di riduzione del numero dei parlamentari, chi deve votarla questa riforma?
Il Consiglio Comunale di Borgotaro? Credo proprio di no, però, il prossimo Consiglio Comunale di Borgotaro avra una riduzione di consiglieri del 25%(12 anzichè 16) e chi l’ha votata questa riforma? E’ questo il risparmio dei costi della politica? Sei Consigliere Comunale a Borgotaro puoi benissimo fare i conti.
Cosa vorrei? Vorrei che oltre gli osanna, giustificati e liberatori, te lo concedo, partisse anche da te un grido di disagio come cittadino nei confronti di un sistema elettorale che toglie ai cittadini ogni potere decisionale e di scelta e subisce scelte di un Parlamento che limita la propria possibiltà di partecipare alla gestione locale della cosa pubblica.
E’ questo il federalismo? E’ questo il voler valorizzare le comunità locali con le loro tradizioni e la loro cultura? Oppure la conclamata autonomia della Lega è rappresentata dalle ordinanze fatte dal Comune di Brescia…… una per tutte: divieto di giocare a cricket all’interno del territorio comunale in quanto è un gioco praticato dalla comunità Pakistana e quindi estraneo alla cultura locale?

Paolo Giliotti
coordinatore comunale del PD di Borgotaro