B.go Tommasini, sventato”finto” colpo all’ufficio postale

02/02/2009
h.18.30

Questa mattina alle ore 09.30 circa un cittadino italiano ha telefonato al 112 asserendo che all’interno dell’ufficio postale di Borgo Tommasini c’era un individuo armato di coltello.
Immediatamente, temendo si trattasse di una rapina in corso è stata inviata sul posto un’autoradio del Norm della Compagnia di Parma. I militari avevano avuto solo una sommaria descrizione del soggetto e per tale motivo, temendo che un’irruzione all’interno dell’ufficio potesse mettere a repentaglio l’incolumità delle persone presenti all’interno, si sono appostati nelle immediate vicinanze al fine di poter “studiare” la situazione ed intervenire in modo “mirato”.
Dopo un rapido controllo dall’esterno è stato così individuato il soggetto che rispondeva alla descrizione fatta e che all’arrivo dei militari era “mescolato” tra i clienti.
Si è deciso così di intervenire approfittando di un attimo in cui la persona dava le spalle alla porta d’ingresso e immediatamente è stato immobilizzato sotto lo sguardo incredulo e forse anche un pò spaventato dei vari cittadini in fila agli sportelli. Immediatamente perquisito è risultato essere effettivamente armato di un coltello a serramanico di piccole dimensioni. senza tante spiegazioni è stato portato in un angolo dell’ufficio e “interrogato” circa la sua presenza all’interno dell’ufficio “armato” ha risposto di essere entrato per effettuare dei pagamenti.
A quel punto è stato necessario interpellare il richiedente per capire bene cosa fosse accaduto ed è stato lì che si è appurato che le cose non erano proprio come si pensava. Infatti i due, qualche dozzina di minuti prima, si erano incontrati all’interno di un bar poco distante dall’ufficio postale ed avevano avuto un diverbio al termine del quale l’uomo aveva estratto un coltello e senza mezzi termini aveva minacciato il “rivale”.
La cosa sembrava finita lì ma “il minacciato” sentitosi offeso dalla minaccia alla quale non aveva potuto rispondere come in realtà voleva ha pensato bene di avvisare i carabinieri asserendo che il soggetto si era introdotto all’interno dell’ufficio postale armato e senza dare quindi altri dettagli lasciando spazio “ad un’errata interperetazione” delle intenzioni da parte dell’operatore del 112.
La vicenda si è conclusa indubbiamente con un “sospiro di sollievo” da parte di tutti e i due sono stai denunciati per “porto abusivo di coltello e minaccia” mentre per l’altro è al vaglio degli inquirenti l’ipotesi della denuncia per “procurato allarme”.

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