“I dati raccolti nel Dossier statistico sull’immigrazione confermano un trend che in Emilia-Romagna non può essere ignorato. Con quasi 580mila residenti stranieri – il 12,9% della popolazione, con punte oltre al 15% a Bologna, Parma e Piacenza – la nostra Regione si colloca stabilmente al primo posto in Italia per incidenza di cittadini non italiani. Un primato che, se non accompagnato da serie politiche di controllo, integrazione e sicurezza, rischia di trasformarsi in un fattore di criticità sociale”.
Così Priamo Bocchi, consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Parma, commenta i dati diffusi oggi, che mostrano “una modifica demografica importante per il nostro territorio, che non può essere archiviata con superficialità”.
Soprattutto se messa in relazione con i dati del Viminale: “I numeri sulla criminalità diffusi dal Ministero dell’Interno parlano chiaro e mostrano come, in molte tipologie di reato, la presenza straniera sia sproporzionata rispetto al peso demografico. Sei arrestati su dieci sono stranieri. E considerando che questi ultimi, tra regolari e irregolari, sono circa il 10% della popolazione in Italia, è facile dedurre che delinquono sei volte più degli italiani.
Una sproporzione che diventa ancora più evidente nei reati predatori: gli stranieri rappresentano il 60% degli autori di furti, scippi e rapine, e addirittura il 69% nei furti con destrezza. Percentuali elevate anche per altri delitti gravi, come le violenze sessuali (43%) e lo spaccio di stupefacenti (39%). Dati che non lasciano spazio a interpretazioni ideologiche, ma impongono una riflessione seria sul legame tra immigrazione incontrollata e sicurezza urbana. A Parma, dove la percentuale di stranieri residenti è fra le più alte della Regione, la microcriminalità è un problema quotidiano che colpisce famiglie, commercianti e anziani” spiega l’esponente di Fdi.
“Il profondo cambiamento demografico che sta interessando la nostra città richiede un cambio di passo deciso. Non possiamo più affrontare l’immigrazione con buonismo o tolleranza verso l’illegalità. La sicurezza non è un’opzione, ma un diritto inviolabile di ogni cittadino. Solo attraverso ordine, legalità e rispetto reciproco potremo garantire una convivenza vera, basata sulla fiducia e non sulla paura” conclude Bocchi.


