
08/07/2011
h.13.40
Parma sesto Comune con i conti migliori d’Italia. “Un Comune virtuoso per legge e non a parole. Finalmente un criterio oggettivo di valutazione dei conti, dopo mesi di chiacchiere in libertà. Questo certifica in buon lavoro fatto negli anni nonostante le polemiche” dice l’assessore al Bilancio Gianluca Broglia.
Il dettaglio uscito oggi dal Sole 24 Ore individua Parma nel primo gruppo dei Comuni virtuosi, cioè quei Comuni che, tra l’altro, hanno una corretta situazione finanziaria, spendono meno per il personale, rispettano il patto di stabilità, hanno un alto livello di autofinanziamento delle spese, una buona corrispondenza tra trasferimenti statali e maggiori entrate da azione di contrasto all’evasione fiscale.
Questi Comuni avranno benefici dalla manovra economica del Governo pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 6 luglio scorso. In termini pratici niente patto di stabilità a iniziare dal 2012 e minori tagli da parte dello Stato.
“Questo è il risultato di un durissimo lavoro iniziato nel 2009, culminato nel preventivo 2011 e poi con il consuntivo 2010 – spiega l’assessore Broglia – Dopo tante polemiche sui debiti del Comune, sulla spesa eccessiva, sul costo del personale, sulle entrate straordinarie per garantire l’equilibrio di bilancio, credo che la virtuosità per legge consegnata al Comune di Parma metta la parola fine su quelli che sono i conti dell’ente”.
“Ora chi verrà dopo di noi – conclude Broglia – avrà un bilancio in ordine, senza la spada di Damocle del patto di stabilità e, me lo auguro, potrà godere appieno della ripresa economica. Tutte condizioni purtroppo di cui non abbiamo beneficiato ma che abbiamo conquistato per il futuro della città”.
I 10 parametri individuati dalla manovra per premiare i Comuni virtuosi e che collocano Parma nella prima fascia di merito sono: il rispetto del patto di stabilità nell’ultimo triennio, l’incidenza della spesa del personale sulla complessiva, il rapporto tra spesa in conto capitale finanziata con risorse proprie e spesa corrente, situazione finanziaria dell’ente, misure del ricorso alle anticipazioni di tesoreria, livello della spesa per auto di servizio nell’ultimo triennio, numero di sedi e uffici di rappresentanza, autonomia finanziaria, tasso di copertura dei costi e dei servizi a domanda individuale e, infine, rapporto di corrispondenza tra trasferimenti statali e maggiori entrate da effettiva partecipazione all’azione di contrasto all’evasione fiscale.
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08/07/2011
h.17.10
“Una notizia fondamentale che smentisc i catastrofismi delle opposizioni e in particolare del PD sulla situazione finanziaria del Comune di Parma”. Questo il commento congiunto del Vice Coordinatore provinciale vicario del PDL Massimo Moine e del Vice Capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale ed esponente PDL, Giuseppe Pantano.
“Essere sesti tra tutti i capoluoghi di provincia in Italia per equilibrio di bilancio secondo i parametri che vogliono individuare gli enti comunali più virtuosi, non è solo una bella medaglietta da appuntare ma, vuole dire in concreto, più soldi per investimenti in media rispetto agli altri comuni in una generale situazione di difficoltà nel ricevere finanziamenti dallo Stato e quindi maggiore disponibilità per pagare i fornitori del comune e questo dal 2013 ma con buone probabilità di vedere effetti positivi già nel 2012. Questo conferma che l’amministrazione comunale sta lavorando dando prova di senso di responsabilità, nonostante tutto quello che sta avvenendo intorno e all’interno del Municipio, ottenendo risultati in grado di dare al comune ed alla città i conti in ordine e quindi buone prospettive di sviluppo e di mantenimento di servizi di elevatissimo livello.
L’ irresponsabilità è invece di un’opposizione che per puri scopi di parte continua strumentalmente a fomentare il catastrofismo proponendo come alternativa il puro immobilismo tipico della sinistra. Grande merito di questo risultato, va comunque sottolineato, spetta all’Assessore al bilancio Gianluca Broglia esponente del Popolo della Libertà che da più di un anno sta lavorando bene sull’equilibrio finanziario di tutta la galassia appartenente al Comune di Parma”.
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08/07/2011
h.18.10
Le affermazioni dell’Ass.re Broglia lasciano senza parole! Soprattutto perchè l’Ass.re al Bilancio sà di mentire e nasconde la verità.
Quello che cerca di nascondere è una realtà, a lui ben nota, che a Parma si chiama società partecipate esterne al Comune.
E’ una realtà che da sempre cerca di evitare, tanto da affermare trattarsi di cosa che non lo riguarda. Sono dati che parlano chiaro: nel solo 2010 significa perdite per 75 milioni di Euro, 460 milioni di euro di indebitamento, quasi 180 milioni di garanzie prestate (considerate debito dalle norme di bilancio), 8 milioni annui di interessi passsivi, 10 milioni di euro di costi di personale oltre a consulenze e incarichi per centinaia di migliaia di euro.
Assessore Broglia questi dati li ha forniti al Sole 24 Ore? Ha preferito far finta di nulla e guardare solo il bilancio comunale?
Ma vogliamo parlare del ‘suo’ bilancio comunale:
– sulla corretta situazione finanziaria penso si sia espressa chiaramente la Corte dei Conti, denunciando l’utilizzo di entrate straordinarie improprie per 25 milioni di euro (secondi in Italia solo dopo Napoli che hanno spaventato ltanto ‘Ass.re Broglia da portarlo a ridurle
Vogliamo continuare?
– la bassa percentuale di costi del personale non è vera in quanto il trasferimento dei costi si è scaricato sulle società partecipate, e i dati ci dicono che in temini assoluti consuntivi non c’è stata alcuna riduzione. Semplicemente l’astuta manovra è di trasferirli in altri bilanci, spesso aggravandone il carico complessivo a spese del Comune.
– il rispetto del patto è totalmente falsato dall’operazione partecipate, lo sanno tutti in ogni ufficio comunale: in realtà quando si dovranno conteggiare i bilanci delle società esterne lo sforamento sarà colossale, lo sarebbe già computando le finte fidejussioni mascherate su cui si sta facendo luce.
– l’alto livello di autofinanziamento delle spese fa ridere pensando al debito complessivo 2010 ( 635 milioni di indebitamento) di cui solo 175 milioni calcolati sul bilancio comunale.
Questi dati sono in possesso del Sole24Ore? Assessore è questa la situazione che ci vuole lasciare? E’ questa la sua responsabilità nel vedere solo quello che le fa comodo? La sua eredità rischia di assomigliare a quella della Milano, in tempi recenti un vostro riferimento ideologico, che ora mostra in piena evidenza cosa nascondono le parole e gli slogan di comodo.
Con la fine della Giunta Vignali, di cui resta solo la destra politica, ormai prossima, le sue parole non lasciano intendere niente di buono.
Massimo Iotti
Cons. Com.le PD
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08/07/2011
h.19.10
In merito alle novità emerse oggi sulle indagini in corso e alle dichiarazioni dell’assessore Broglia, il segretario provinciale del Partito Democratico ha rilasciato la seguente dichiarazione
“Il Partito Democratico rinnova la propria piena fiducia nell’operato della Magistratura che, semplicemente compiendo il proprio dovere, sta favorendo l’apertura di una nuova fase in città e la rinascita di quello spirito e quelle virtù civiche tanto a lungo calpestate dall’attuale maggioranza di centrodestra.
A fronte della gravità della situazione e delle denunce che arrivano sul tavolo del Procuratore a decine su presunte irregolarità commesse dal Comune e dal sistema delle partecipate, stonano completamente i toni con cui la giunta Vignali tenta di minimizzare per sfuggire alle proprie responsabilità.
Davanti al castello di carte che inizia a crollare è patetico ascoltare l’assessore Broglia che in modo sempre meno credibile prova a far finta che nulla sia accaduto e a ripetere che le denunce del Partito Democratico che da mesi lancia l’allarme sulla situazione di questa Giunta sono solo “parole in libertà”.
Parma non merita l’irresponsabilità di una Giunta che, attaccata alla propria poltrona, non esita a trascinare nel fango la città e a svilirne l’immagine e la reputazione. Per rispetto a Parma il sindaco Vignali deve trovare il coraggio di dimettersi e consentire ai parmigiani di voltare pagina e ripartire, valorizzando le tante forze sane su cui la città sa di poter contare”.
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08/07/2011
h.20.20
Davvero tutto quello che è successo e sta succedendo non ha insegnato nulla?
Davvero, dopo l’ultima seduta consiliare “lacrime e sangue”, durante la quale è emerso il disastro finanziario del sistema Comune, l’Assessore al Bilancio pensa che basti una tabella statistica di un quotidiano economico (a seconda delle situazioni dall’Assessore stesso “osannato” o criticato o ignorato) a ribaltare la situazione?
L’eredità del centrodestra sarà pesantissima, purtroppo. Altro che conti a posto: una gruviera!
L’Assessore lo sa, ma si attacca alla “boccata di ossigeno” di una classifica, che ha tutti i limiti di questi meccanismi legati a criteri di calcolo non sempre idonei a sondare e a far emergere fino in fondo la realtà dei fatti (in questo caso, dei conti). La riprova sta in precedenti prese di posizione dello stesso giornale, che indicava Parma come uno dei Comuni più indebitati d’Italia (se non erro, il secondo dopo Napoli). In quell’occasione, peraltro, l’Assessore non ha proferito parola! Come mai?
Del resto, la “buona salute” del Comune è attestata dalle lunga fila di creditori in attesa di essere pagati, dallo stallo dei lavori pubblici e dai servizi di manutenzione ridotti al minimo. E ancora di più nei numeri nudi e crudi, ormai più che noti e conclamati.
Suvvia! Il tempo della propaganda è finito.
Gruppo PD