“Malvisi incompatibile”

21/06/2013

Caro Direttore,
nella foto a corredo dell’articolo vedo Malvisi sorridente e questo già è un evento. Nel merito dell’intervista rilevo che, con un tuffo verticale con mezzo salto in alto carpiato, Malvisi riesce ad essere per Bersani ma anche per Renzi, per D’Alema ma anche per Veltroni, per Epifani ma anche per Civati, secondo la caratteristica polimorfa che tutti gli riconoscono.
Afferma Malvisi che la città è rimasta ferma ai progetti lasciati dal centrosinistra: qui, ovviamente mi sarei scatenato ma Massimo Decimo Meridio ha già detto benissimo quasi tutto, non sui progetti, ma sui disastri che abbiamo ricevuto in eredità; aggiungo solo, per memoria, la situazione di Comeser che perdeva 1.000 € al giorno e che noi abbiamo salvato con il concorso di privati investitori. Malvisi afferma poi che non abbiamo fatto nulla: è un giudizio figlio di una cultura politica vecchia, questa sì da rottamare, che non tiene conto delle difficoltà in tante occasioni oggetto delle proteste dell’allora presidente dell’Anci Del Rio (PD!). Sono stati e sono anni di tagli dei trasferimenti statali e regionali e di diminuzione delle entrate. Fidenza ha un livello di tassazione (con IMU prima casa allo 0,40!) sovrapponibile a quello di Collecchio e di Fontanellato, amministrate da Sindaci Pd, ma questo a Malvisi non fa comodo dirlo. Nell’esaltazione per il risultato elettorale di Salso Malvisi vorrebbe guardare negli occhi i 101 franchi tiratori che hanno affossato Prodi; anche i fidentini, nel loro piccolo vorrebbero vedere le facce dei tre franchi tiratori del PD che, in occasione della nomina del Collegio dei revisori hanno votato contro il candidato indicato dal Capo gruppo del Pd Montanari; chissà se, aiutandosi con uno specchio, Malvisi non riesca a sciogliere l’enigma.
Sono consapevole dei pregi e dei limiti della mia azione amministrativa, ma porto l’orgoglio di avere retto il Comune di Fidenza in un periodo drammatico per la finanza locale. Quello che manca nell’intervista di Malvisi è il respiro sui temi che oggi angustiano le persone e le famiglie; nessuno si è ancora suicidato per la mancata riforma della legge elettorale.
In tutta l’intervista si coglie solo la centralità di partito e l’ansia di ritornare al potere, anche se metà degli elettori non vanno a votare e su questo non ci si interroga. Sul tema della mia presunta incompatibilità mi astengo, in quanto non compete a me giudicarla; quando e se mi sarà formalmente contestata prenderò le mie decisioni, magari anche sorprendenti. Malvisi, condannato in primo grado per diffamazione nei confronti della Presidente del Consiglio comunale di Fidenza, pensi alla sua compatibilità, politica ed etica, con i ruoli che ricopre, per i quali non ha fatto il famoso passo indietro richiesto sempre agli altri, in attesa del chiarimento definitivo della sua posizione penale.

Mario Cantini

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