
18/02/2009
h.12.50
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AL SINDACO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
GRUPPO “PARTITO DEMOCRATICO”
Il servizio di car sharing, attivato nel 2007 dal Comune e realizzato attraverso Info Mobility, avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni dell’amministrazione e sulla scorta di quanto già sperimentato in altre città, una valida alternativa al possesso dell’auto propria per molti cittadini e, insieme, una misura innovativa a favore della tutela ambientale.
La possibilità di condividere un’auto per il tempo e a seconda delle esigenze contingenti del guidatore, utilizzando un mezzo per un periodo limitato alle sole necessità di spostamento, liberandosi dai costi di acquisto, proprietà, manutenzione ed alimentazione del mezzo, potrebbe rappresentare indubbiamente un’allettante alternativa alla filosofia dell’auto propria; ugualmente l’ipotetica riduzione dei mezzi privati in circolazione, limitando emissioni e necessità di parcheggio, dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria.
Ragioni di economicità e di risparmio per i cittadini, valida alternativa al servizio pubblico e buona fruibilità per alcune fasce di automobilisti, come ad esempio gli studenti universitari, unite ad obiettivi di salvaguardia ambientale sono state e ancora vengono sottolineate dall’Amministrazione e dai promoter di Info Mobility nel pubblicizzare il servizio, al fine di aumentare il numero degli aderenti – circa 300 nel 2008 – e, quindi, di avvalorare la sostenibilità del progetto di car sharing.
Le valutazioni e le verifiche proposte da diversi cittadini che hanno sperimentato il car sharing a Parma, tuttavia, portano a nutrire alcune perplessità sia circa l’effettiva economicità del servizio – per il 2009, 120 euro di abbonamento, scontabili al 50% se l’iscrizione è contestualmente estesa ad un altro utente, ai quali si aggiungono le tariffe per chilometraggio e tempo di utilizzo, variabili a seconda del mezzo – sia in merito alla gestione dello stesso, con non poche difficoltà e percorsi ad ostacoli per la prenotazione e per la consegna dell’auto.
Alla luce di tali considerazioni che fanno sì che attualmente, per le modalità organizzativo-gestionali seguite Parma, il servizio di car sharing risulti, in molti casi, meno appetibile di servizi privati di noleggio auto; nella convinzione che effettivi e reali benefici al miglioramento della situazione dell’aria, al contenimento delle emissioni nocive in atmosfera, al decongestionamento del traffico e, non ultimo, ad una più favorevole qualità della vita per ciascun cittadino utente della strada siano da affidarsi, prioritariamente, ad efficaci politiche di sviluppo, sostegno, effettiva fruibilità del servizio pubblico di trasporto, si chiede al Sindaco e agli Assessori competenti di illustrare al Consiglio le cifre relative agli introiti che il Comune ha conseguito nel primo anno di attivazione del car sharing.
Nello specifico si chiede di informare i Consiglieri e i cittadini in merito al numero effettivo degli utenti iscritti, al chilometraggio mediamente percorso da ciascun utente e al tempo medio di utilizzo individuale di ogni mezzo.
Inoltre si chiede di conoscere se il servizio di car sharing abbia prodotto utili per l’Amministrazione e, in caso affermativo, in quale misura; quale sia l’allocazione delle somme entrate nelle casse comunale e se siano state prese in considerazioni riduzioni di tariffe finalizzate ad incentivare l’adesione al servizio stesso da parte di un numero maggiore di utenti, affinché il car sharing consegua realmente gli obiettivi assegnatigli, altri e diversi dal rappresentare un ulteriore cespite per l’Amministrazione.
Maurizio Vescovi
Hanno autorizzato la sottoscrizione:
Carla Mantelli, Giuseppe Massari, Giuseppe Esposito Crialesi