“Cardinali per favore… niente inciuci”

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/09/2014
h.12.40

Il 28 settembre si terranno le primarie del PD per la scelta del candidato Presidente della Regione Emilia Romagna.
Purtroppo niente si sente per le primarie per la scelta dei candidati consiglieri.
Il timore è che si voglia far passare il tempo per poi dire: non c’è più tempo!
E’ una tecnica vecchia e logora che se fà tanto comodo all’establishment (vecchio o nuovo che sia) di certo fà male al PD.
Invito quindi il Segretario provinciale del PD ad uscire allo scoperto, ad affrontare immediatamente la questione per organizzare primarie aperte (l’apertura al mondo esterno deve essere una costante caratteristica del nuovo PD) per la scelta dei candidati al Consiglio Regionale e, se così non dovesse essere, a dichiarare apertamente che il Segretario provinciale non stà lavorando per evitare le primarie per poi cercare di imporre anche sé stesso quale candidato alla Regione.
Sarebbe veramente un pessimo esempio di “vecchia”, “vecchissima”, politica.
Allo stesso modo invito il Segretario provinciale del PD, in vista delle ravvicinate “elezioni provinciali”, ad evitare gli “inciuci” proposti dal Sindaco di Parma, per una elezione unitaria dei rappresentanti provinciali.
Sarebbe una operazione di piccolo cabotaggio, di pura occupazione di poltrone che anch’essa non deve far parte del DNA del nuovo PD.
La politica è fatta di battaglie di idee, di programmi e non già di mera occupazione di poltrone, di inciuci che la gente non capirebbe, tanto più che il PD, per sua fortuna, ha idee e programmi che, al contrario, i 5 S al governo della città di Parma non hanno.
Spero che i miei timori siano infondati e che il PD provinciale finalmente faccia sentire una voce forte e chiara che elimini il sospetto che si vogliano imboccare strade tipiche di una “vecchia politica”.
Spero che il Segretario Cardinali vorrà finalmente indicare un percorso lineare fatto di idee e programmi e questo chiedo nell’interesse non solo del PD ma di un concetto di politica in cui, nonostante tanti cattivi esempi del passato, mi piace ancora credere ed in cui ancora tante persone, giovani e vecchie, ancora vogliono credere.

Massimo Rutigliano