Caritas Children per la Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini

Caritas Children Onlus ha rivolto fin dal suo inizio lo sguardo sui bambini e ragazzi dei Paesi in difficoltà economica, volendo garantire anche a loro quei diritti che sono propri di ogni persona, specialmente se minore: salute, istruzione, nutrizione ecc.

Ma quando la nostra città si è trovata nella necessità di provvedere alla cura dei malati di Covid-19, l’Associazione ha voluto essere vicina al proprio territorio, donando quattro monitor multiparametrici all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, dal momento che questi strumenti venivano dirottati per emergenza sulle terapie intensive dei reparti Covid.

Il contatto diretto con il dott. Icilio Dodi della Pediatria generale e d’Urgenza ha consentito di provvedere ad una doppia necessità: dapprima garantire un sussidio tecnologico nell’emergenza e fornire ora ai bambini ammalati lo stesso strumento per il monitoraggio della loro condizione clinica.

“Dalle missioni che solitamente aiutiamo ci è giunta la condivisione per questa scelta – ha spiegato il presidente don Matteo Visioli -. Pur sapendo che si sarebbero privati di risorse utili, tutti i missionari e i bambini da loro seguiti hanno voluto appoggiare la scelta dell’Associazione, che a questo scopo ha destinato gli avanzi di gestione del 2019 oltre ad alcune offerte liberali che sono giunte con questo specifico scopo”. Alla consegna erano presenti per Caritas Children, oltre al presidente, anche Flavia Lonardi, Cecilia Vezzani e Albertina Storci.

“Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno fatto un sacrificio per aiutarci” ha ribadito il dottor Dodi spiegando come questi monitor aiutino a tenere sotto controllo i parametri vitali di bambini anche piccoli senza essere invasivi. Al suo fianco il dott. Pierpacifico Gismondi, la responsabile attività assistenziali Rita Lombardini e la coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che ha subito messo in funzione i monitor collegandoli ai “suoi” piccoli pazienti come se per loro fosse un gioco.

L’impegno di Caritas Children ora tornerà a guardare a quei Paesi che oggi sono nel pieno della diffusione pandemica, e che mancano di ogni risorsa. “Siamo in costante contatto con loro, – conclude don Visioli – scoprendo che ‘lontano’ e ‘vicino’ sono due categorie che la pandemia Covid-19 ha reso ancora più fragili”.

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