“Casa Anarchica Parma”. Quali strategie?

SMA MODENA

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19/09/2010

Siamo contro ogni forma di governo, esercito, confini, poiché tutto questo implica il limitare e difendere un territorio ed in lui gli interessi di pochi.
L’uomo ha in se il virus del potere e del suo capitale scatenando l’arcaico istinto di fenderlo ad ogni costo incrementando, con tutti i mezzi possibili, la propria quantità di ricchezza.
Si vede nel quotidiano vivere: pochissime persone nuotano nel denaro, la maggioranza di quel territorio schiavizzate. La gente comune sopravvive tutti i giorni, con stipendi fasulli, soldi che non bastano un mese intero; altra, la minoranza, ha un numero di beni mobili ed immobili, e mi riferisco a singoli individui, che inducono all’invidia gli esclusi, milioni di persone.
Il proletariato, nel 2010, non è più prerogativa solo di contadini ed operai, ma si ha l’obbligo di aggiungere la classe media. L’ultima citata non esiste più se non per i politici e giornalisti, un’illusione comoda non certo per chi la vive.
Forzatamente indebitata dalla triade di potere assoluto, in altre parole bancario – vaticano – petrolieri, un potere impalpabile, un fantasma perseguitatore, il vero burattinaio, e tutti i governi sono l’esercito che difende ed incrementa il capitale dello stesso potere assoluto.
Possiamo combattere questo stato delle cose? Non credo nella rivoluzione violenta, personalmente e per ideologia, ma soprattutto per strategia. Ritengo la via della moderazione interessante, ricercare consenso popolare, radicarci nei territori, aumentare di numero.
Questa ultima considerazione ha fatto nascere in me l’intuito di fondare un “laboratorio anarchico”, “Casa Anarchica – Parma”; nasce come progetto pilota, un luogo formato da donne e uomini a prescindere dallo stato sociale, ma che condividano il pensiero anarchico, l’accetti come obiettivo. Un luogo nel quale gettare le basi di questa nuova strategia, ed uscire nelle piazze, tra la gente, pacificamente, organizzati in banchetti, e parlare spiegando l’ideale anarchico. Esso, in fondo, non è che l’evoluzione della società umana che implica il superamento dell’istinto del potere e dell’arricchimento che ci rende schiavi di pochi, accorgendoci che siamo coinquilini con altre forme di vita, nell’ unico mondo che abbiamo la terra, appartenendo a sua volta ad un sistema pericoloso che si chiama cosmo il quale, per chi mastica d’astronomia, si conferma molto instabile ed imprevedibile.
Eppure il nostro unico obiettivo per arrivar a sera è di lavorare per pagare bollette e debiti: debiti legali poiché provengono dal sistema bancario, il quale può, alla già violentata busta paga, rubare parte dello stipendio, denominandoli mutui. Il sistema capitalistico è retto sull’indebitamento della massa lavoratrice, il famigerato sistema piccoli – medi prestiti personali.
Credo che la parte moderata ed intellettuale del movimento anarchico abbia il dovere di attivarsi e ricominciare a combattere in una lotta intelligentemente non violenta, con le armi della parola e dello scritto, ed al contempo sia fermo, forte e deciso, ricercando il consenso.