Case popolari, punteggi speciali a famiglie con animali

SMA MODENA
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18/01/2011
h.15.50

In Italia ci sono circa 10 milioni di cani ed altrettanti gatti che vivono nelle nostre famiglie e di questi la stragrande maggioranza vive in casa in perfetta simbiosi con la propria famiglia umana. Allora perché non inserirli nello stato di famiglia? E dare punteggi speciali nelle graduatorie delle case popolari alle famiglie con animali domestici?
Questo aiuterebbe sia come deterrente all’abbandono sia a riconoscere loro dei diritti specifici ad avere spazi adeguati anche nelle case di abitazione assegnate alle famiglie di adozione.
Micio e Fido (ma anche i conigli di affezione e gli altri animali domestici) sono sempre più parte integrante delle nostre famiglie ed il loro inserimento nello stato di famiglia collegandoli direttamente alla persona che ne è il proprietario riconosciuto risolverebbe da subito migliaia di contenziosi che ogni anno affollano i tribunali della giustizia ordinaria e del tribunale degli animali di AIDAA in materia di affidamento dell’animale sia in caso di separazione delle coppie sposate regolarmente ed ancora di più in caso di fine di rapporto per le coppie di fatto.
Ovviamente inoltre l’iscrizione del cane o del gatto di famiglia direttamente nello stato anagrafico di ciascun nucleo familiare oltre all’iscrizione all’anagrafe canina e felina (nello stato di famiglia infatti entrerebbe anche il numero di iscrizione all’anagrafe oltre ai dati di micio e fido) permetterebbe un maggior monitoraggio dei cani di proprietà fatto questo che ridurrebbe il fenomeno dell’abbandono e che permetterebbe di avviare da subito un sistema migliore relativo all’attività di accesso al servizio veterinario pubblico e privato.
“Introdurre Micio e Fido nello stato di famiglia- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – è oggi un passo indispensabile che permetterebbe di sentire ancora di più componente della nostra famiglia micio o fido.
Ma soprattutto – continua Croce – se i venti milioni di cani e gatti e gli altri animali domestici venissero riconosciuti parte integrante della famiglia si aprirebbero prospettive molto importanti anche nelle condizioni di vita quotidiana, pensiamo ad esempio alla possibilità di dare punteggi specifici nelle graduatorie per l’accesso alle case popolari alle famiglie con animali domestici tenendo conto nelle graduatorie e nell’assegnazione degli appartamenti a chi ha animali domestici che dovrebbe avere case adeguate anche a micio e fido oltre ai componenti umani del nucleo familiare.
Mi rendo conto – chiude Croce – che si tratta di discorsi ancora lontani da venire ma sono certo che tra qualche anno quello che oggi pare pura fantasia sarà invece oggetto di discussione quotidiana”.

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA

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