Una delegazione di tecnici giapponesi, rappresentanti di imprese e associazioni specializzate in impianti idraulici e afferenti al ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo del Giappone, ha visitato ieri il cantiere della cassa di espansione del torrente Baganza, a Sala Baganza, nell’ambito di un programma di scambio di conoscenze promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
La giornata era iniziata a Bologna con l’accoglienza della delegazione in Regione e il saluto della sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini, che ha ricordato i consolidati rapporti tra Giappone ed Emilia-Romagna e la recente partecipazione della Regione all’Expo di Osaka.
Al cantiere parmense, i tecnici sono stati ricevuti dall’ingegnere Mirella Vergnani, dirigente Aipo e Rup dell’opera, che ha illustrato le caratteristiche dell’opera e le strategie di sicurezza adottate, progettate per resistere a piene eccezionali e a eventi sismici. Il cantiere di questa opera strategica, perché destinata a proteggere la città di Parma dalle piene, ha raggiunto il 75% di avanzamento, con manufatti e arginature ormai ben visibili dal territorio circostante.
La struttura si estende su 66 ettari ed è costituita da due bacini di ritenuta, capaci di contenere 5 milioni di metri cubi d’acqua, che si attivano in successione in caso di piena. A garantire il corretto funzionamento dei comparti sono presenti tre manufatti: il manufatto A, regolatore del primo bacino con quattro luci di scarico e paratoie regolabili; il manufatto B, che gestisce l’invaso del secondo bacino; e il manufatto C, sfioratore di sicurezza e punto di reimmissione a valle dell’acqua invasata.
Le arginature in terra, integrate da schermi idraulici realizzati con tecnologia jet-grouting doppio lamellare, proteggono l’invaso da possibili filtrazioni. Completano l’opera una briglia selettiva a monte, per intercettare materiale flottante, e una soglia di consolidamento del fondo a valle del manufatto C.
I lavori, iniziati alla fine del 2021, hanno già visto completati la briglia di monte, la soglia di consolidamento, il manufatto C e le schermature idrauliche sotto i manufatti A e B. Attualmente è in avanzata realizzazione il manufatto B, mentre per il manufatto A sono iniziati i getti in levazione della metà della struttura, un intervento particolarmente complesso che richiede lo spostamento temporaneo del corso d’acqua.
Con la conclusione dei lavori, prevista nei prossimi mesi, la cassa di espansione del Baganza rappresenterà un presidio fondamentale per la sicurezza idraulica della città, combinando innovazione tecnica, robustezza strutturale e attenzione al contesto ambientale.

