
“Il vip Fedez ha sfruttato il servizio pubblico e il palco del 1° maggio per spiegare cose che non conosce e che nulla c’entrano con il mondo del lavoro cui era dedicato l’evento.
Per stare a tema, il nostro eroe avrebbe potuto parlare delle condizioni dei lavoratori di Amazon, azienda di cui è testimonial. Poteva, ma l’eroe non l’ha fatto. Chissà perché?!?
Per mero conformismo, ha scelto invece di parlare di norme che non ha letto o, peggio, se le ha lette non le ha capite.
E’ stato un intervento fuori luogo e totalmente sbagliato: sbagliato sul ddl Zan, sbagliato sul suo iter parlamentare, sbagliato nell’elencazione dei lavori del Senato. Ha dimostrato di non sapere nulla del disegno di Legge e di come funziona il Parlamento, che non è grave per un cantante, a patto che non pretenda di dare lezioni.
Ne ha voluto parlare lo stesso con presunzione e prepotenza, cercando di passare per la vittima che non è, mentre piegava ancora una volta la televisione pubblica a mera propaganda politica e linciaggio personale di chi non sta “dalla parte giusta”. Dimenticando, tra l’altro, le proprie canzoni offensive sull’omosessualità di colleghi cantanti e le frasi omofobe di esponenti della sinistra.
Se capisse qualcosa di ciò di cui parla, saprebbe che al ddl Zan, oltre alla Lega, si oppongono anche esponenti della sinistra, associazioni familiari, intellettuali e associazioni femministe e chiunque abbia a cuore l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge, la libertà di espressione e non vuole l’indottrinamento gender nelle scuole.
Se il Pd di Parma che pretestuosamente mi attacca vuole “ripartire da Fedez” può anche farlo, ma conferma per l’ennesima volta che ormai ha abbandonato i lavoratori a se stessi per dedicarsi esclusivamente a immigrati e minoranze Lgbt.
Il sindaco Pizzarotti invece cerca solo la visibilità che gli manca da tempo e non merita alcuna risposta.
La Lega, diversamente da loro, si occupa degli italiani che lavorano o che, soprattutto in questo periodo, vorrebbero farlo.”
Così Laura Cavandoli deputata parmigiana della Lega, componente della Commissione Vigilanza Rai.
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