
31/03/2009
Si ringrazia fcparma.com per la collaborazione.
Francesco Lunardini, questo Parma riesce a fare buoni risultati in trasferta con squadre di alta classifica, mentre in casa patisce molto le piccole squadre…
“Fuori casa, nell’ultimo periodo, abbiamo espresso un buon gioco sotto tutti i punti di vista, sia quello agonistico che quello tecnico dello sviluppo del gioco.
In casa, purtroppo, troviamo delle difficoltà in più dovute al fatto che le squadre vengono qui non per giocarsi la partita a viso aperto come magari aveva fatto il Brescia quando aveva giocato al Tardini, ma per chiudersi per poi ripartire in contropiede. In questo modo, si intasano di più gli spazi e facciamo più fatica a scardinare la difesa.
Comunque sia, credo che ieri abbiamo fatto una bellissima gara nella quale avremmo meritato un risultato a nostro favore.”
Nelle scorse settimane si era parlato di qualche pressione di troppo al Tardini per via dei fischi…
“Pressione eccessiva magari no, però capita a volte di ricevere qualche fischio per un passaggio sbagliato. Penso che in una piazza come Parma sia normale proprio a causa della retrocessione, i tifosi non vogliono questa situazione e anche noi siamo i primi a non volerla. Speriamo di tirarci fuori il prima possibile, siamo consapevoli che in casa dobbiamo fare meglio.”
Ieri il campo era ai limiti della praticabilità: per un calciatore come lei abituato a giocare palla a terra non deve essere stato facile esprimersi, anche se ha disputato un’ottima gara…
“Possiamo dire che un campo in quelle condizioni non avrebbe aiutato nessuna squadra. Quando abbiamo visto il terreno di gioco, durante la fase di riscaldamento, siamo rimasti un po’ perplessi, perché il giorno prima avevamo effettuato la rifinitura proprio allo stadio e, non avendo ancora piovuto, il campo era in buone condizioni, quindi si pensava di disputare una buona gara sotto questo punto di vista.
Il giorno dopo, invece, c’erano diverse pozze d’acqua molto grandi soprattutto nella fascia dalla parte dei Distinti e in quel punto si faceva molta fatica a giocare palla a terra, però, nel limite del possibile, abbiamo cercato ugualmente di dare il massimo.”
Ad un certo punto della gara il Parma ha lasciato un po’ più spazio al Piacenza, e gli avversari hanno trovato la via del pareggio: cosa è successo in quel frangente?
“Di sicuro non abbiamo sottovalutato l’avversario. Piuttosto, rispetto al primo tempo, abbiamo abbassato un po’ il baricentro della squadra, permettendo al Piacenza di sviluppare il gioco soprattutto sulle fasce ,con Moscardelli che tentava più volte lo spunto.
Se avessimo tenuto in mano meglio il pallino del gioco avremmo fatto sicuramente meno fatica, invece, arretrando, abbiamo concesso loro più spazi e la possibilità di fare gol.”
Da cosa è dovuto l’abbassamento del baricentro?
“Sicuramente non è una decisione volontaria nel senso che, magari anche i loro cambi di inizio di ripresa ci hanno condizionato nell’essere un po’ più prudenti, e quindi in questi casi si preferisce rimanere fermi piuttosto che andare dieci metri più avanti. Probabilmente abbiamo un po’ rinunciato a manovrare l’azione come nel primo tempo.”
C’è comunque da dare merito anche al Piacenza che ha delle individualità importanti come Moscardelli…
“Moscardelli è un giocatore che conosco bene perché giocammo a Rimini insieme: lui ha delle grandissime giocate.
Bisogna fare i complimenti al Piacenza perché ha fatto davvero una grandissima partita e, probabilmente, se non ci avesse messo tutta quella grinta, non avrebbe portato a casa il pareggio.”
Come si trova con Budel a centrocampo?
“Sicuramente, ci vuole un’intelligenza tattica da parte di entrambi i giocatori per cercare di coesistere anche se le caratteristiche sono simili: in Alessandro vedo delle qualità tecniche più spiccate delle mie, perché ha un sinistro da fare invidia a tanti giocatori in serie A.
Ci vuole un po’ di abnegazione nel cercare di fare i movimenti che magari non fa l’altro e viceversa. Cerchiamo di darci una mano, perché quello che conta è che chi gioca deve farlo per far vincere il Parma.”
Come vivete la concorrenza a centrocampo?
“Questa concorrenza è vissuta in maniera molto positiva perché penso che solo una persona poco intelligente non capisce che questa è una situazione davvero importante per cercare di vincere il campionato, quindi anche se per un paio di partite si rimane in panchina, l’unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche per lavorare e farsi trovare pronti quando necessario.”
Voi centrocampisti, vi trovate meglio in un sistema di gioco con una difesa a quattro oppure in un sistema che prevede la difesa a tre?
“In linea di massima, quando gioco davanti alla difesa, poco cambia. Ho notato che, qualunque sia il sistema di gioco adottato dal mister, noi cerchiamo sempre di interpretarlo al meglio e penso che pian piano i risultati stiano venendo fuori.”
L’arbitraggio della gara di ieri?
“A mio parere, quello di ieri, è stato un arbitraggio sufficiente, all’altezza della situazione, poi ci può stare, purtroppo che qualche episodio sfugga all’occhio dell’arbitro.
Secondo me, sul tiro di Paloschi c’erano tutti gli estremi per fischiare un rigore a nostro favore, ma alla fine così non è stato.”
Bari e Livorno: qual è la trasferta più temibile?
“Penso che entrambe sia temibili allo stesso modo, però come dobbiamo temerle noi così devono fare le nostre avversarie, perché si troveranno davanti un Parma motivato, consapevole della propria forza.
Andremo sia a Bari che a Livorno per cercare di fare nostro il risultato: questo campionato è molto livellato, si può vincere e perdere contro chiunque.”
Pensando al futuro, si sono fatti, nei giorni scorsi, nomi importanti quali rinforzi per il Parma: che effetto le hanno fatto queste voci?
“Fa molto piacere sentire parlare di questi forti calciatori affiancati al nome del Parma, però, in questo momento, l’unica cosa che ci deve essere nella testa di noi giocatori del Parma è quella di cercare di vincere più partite possibili da qui alla fine del campionato.
Di mercato se ne parlerà a fine stagione e spero di conquistarmi la conferma in rosa grazie alle mie prestazioni.”