30/07/2011
h.12.20
Lo scorso 28 luglio si è tenuto a Parma l’incontro tra direzione aziendale, Fiom Cgil di Parma, Bologna e Roma ed il Coordinamento Rsu Tas in merito alla chiusura della sede di Parma di Tas S.p.a. annunciata il 12 luglio.
Contemporaneamente tutti i lavoratori di tutte le sedi erano in sciopero ed un folto gruppo di essi, in parte giunti anche da Bologna e Roma, presidiava la sala dove si stava tenendo l’incontro.
In oltre tre ore di confronto, la delegazione sindacale ha ribadito e dimostrato l’inconsistenza delle ragioni alla base della decisione aziendale di chiudere Parma, nonché gli effetti negativi che ne deriverebbero, già nell’immediato, in termini di perdita di professionalità, competenze e fatturato. Contemporaneamente è stata esplicitata la disponibilità, anche con proposte, ad affrontare concretamente e senza pregiudiziali le problematiche legate ad efficienza, coordinamento fra le varie sedi, produttività e formazione dei lavoratori, in un ambito, però, che preservi tutte le sedi e l’occupazione in tutta la società Tas. É stato altresì sostenuto da parte sindacale che le criticità evidenziate dall’azienda, così come i problemi economici, di mercato e di prodotto, non possono oggettivamente essere ricondotti o imputati ad un’unica sede e di conseguenza analisi e soluzioni vanno effettuate ed attuate guardando all’intera società, se si vuole ottenerne il rilancio.
L’azienda, pur confermando, al momento, la propria posizione, ha manifestato l’esigenza e l’impegno ad approfondire quanto emerso durante l’incontro ed ha rinunciato a procedere con la comunicazione ufficiale, prevista dalle norme contrattuali e di legge, della chiusura della sede di Parma e del trasferimento di tutti i dipendenti a Bologna e Milano.
É stato così fissato un nuovo incontro per il prossimo 7 settembre al fine di proseguire il confronto con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise. A fronte di tutto ciò Fiom Cgil e Coordinamento Rsu hanno sospeso le iniziative di lotta in attesa dell’esito dell’incontro.
“É un risultato importante– spiega Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma – se si considera che l’azienda, già la settimana scorsa, aveva manifestato l’intenzione di procedere con la comunicazione formale della chiusura di Parma e il relativo trasferimento dei dipendenti e che tale comunicazione era sul tavolo della trattativa il 28 luglio. Risultato che è stato possibile ottenere grazie alla grande e costante determinazione e mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che, a Parma, hanno effettuato presidi e scioperi per oltre 60 ore nelle ultime due settimane. Al momento la partita è solo sospesa, ma è chiaro che il confronto deve ripartire dalla soluzione dei veri problemi senza passare per scorciatoie quali la chiusura di Parma”.