
L’Assemblea Generale dei Soci ha approvato all’unanimità il bilancio 2024 del Consorzio Agrario di Parma che in forza dei 65,515 milioni di euro di ricavi complessivi si consolida come punto fermo per tutto il settore agricolo e agroalimentare del parmense.
Una conferma che arriva puntuale dal risultato di esercizio che si attesta come particolarmente positivo, soprattutto considerando le pesantissime incidenze sulle attività che permangono a causa delle gravi ripercussioni idro meteo climatiche stagionali e delle fluttuanti contingenze geopolitiche con inevitabili riverberi sui prezzi delle materie prime nei mercati globali e locali. Nonostante queste variabili penalizzanti a 360° e non certo secondarie negli equilibri economico finanziari di impresa, il Consorzio Agrario di Parma, grazie alla sua natura polifunzionale nei molteplici comparti in cui opera ha costantemente cercato la diversificazione mostrando così un tangibile segno di capacità resiliente di adattamento nel corso di uno degli anni con maggiori incertezze dell’intero settore.
A dimostrazione di questo andamento è l’EBITDA al 31/12 che è risultato pari a 2,170 milioni di euro in aumento (2,2%) rispetto all’anno precedente, gli oneri e proventi finanziari risultano in lieve diminuzione (-2,1%) a seguito del calo dei tassi di interesse già iniziato a giugno 2024. Oltre a questo va considerato l’importo di ragguardevole entità degli oneri e proventi cosiddetti “non ricorrenti” pari a 20,643 milioni di euro riferiti alla falcidia concordataria contabilizzata nel 2024 a seguito del decreto del Tribunale di Parma che aveva dichiarato l’esecuzione dell’oggi concluso Concordato Preventivo. “ La strada percorsa negli ultimi 15 anni – ha commentato davanti ai Soci il presidente del CAP Giorgio Grenzi – ha consentito oggi di poter contare stabilmente su un asset solido che si conferma anno dopo anno e che vede nella conclusione della fase di concordato un nuovo punto di partenza che ci consente di guardare con rinnovato ottimismo anche a fronte di scenari globali sempre più complessi sia sotto il profilo del cambiamento climatico sia per le oscillazioni dei mercati delle materie prime dovute all’attuale situazione geopolitica”. Il direttore generale Roberto Maddè ha commentato soddisfatto i numeri del 2024, sottolineando a titolo di esempio che “movimentiamo ogni anno più di 100 milioni di chilogrammi di merci e commercializziamo più di 31mila prodotti: il tutto grazie al lavoro espresso dal personale e dagli Agenti.
Numeri che ci rendono orgogliosi ma che ci caricano anche della responsabilità di essere all’altezza in materia di sicurezza sul lavoro e in manutenzione degli immobili e delle attrezzature. Gli investimenti tangibili sotto questi due aspetti e i risultati ottenuti confermano che la strada è quella giusta”.