Coronavirus, Lavagetto (Pd): “Il Comune di Parma eviti di mettere in imbarazzo la città e tolga il bollino antifascista per dare i buoni spesa agli indigenti”

Il capogruppo del Pd Lorenzo Lavagetto commenta sul suo profilo Facebook il modulo del Comune di Parma in cui bisogna dichiararsi antifascisti per accedere alle risorse del Governo destinate ai buoni spesa per le persone rese indigenti dall’emergenza Coronavirus.

“Non credo ai miei occhi. Lo dico da convinto antifascista. Sono soldi nazionali destinati nell’emergenza ai bisognosi. La dichiarazione antifascista, qui, proprio non c’entra niente di niente di niente (e vorrei sperare che sia un errore).

Primo perché gli indigenti hanno diritto e la solidarietà è un valore, tanto quanto l’antifascismo, secondo perché l’aiuto in condizioni di difficoltà è un dovere della comunità libera, civile e democratica. E questo è uno dei più grandi lasciti proprio dell’antifascismo.

Terzo perchè sono soldi nazionali ed è certamente un limite illegittimo.

Basta non vivere a Parma per non avere questo problema, si tratta quindi di una discriminazione, ossia l’esatto opposto del principio di uguaglianza di cui all’art 3 della costituzione antifascista, discriminazione che peraltro ha avuto l’immediato effetto di far alzare la testa a Casa Pound. Complimenti.

Il bollino è nato perchè si dava la sala civica a Roberto Fiore (che la può avere lo stesso, basta che sottoscriva). Una sala civica è una cosa diversa dall’emergenza indigenza, e qui non c’entra proprio niente, lo si tolga immediatamente, si chieda scusa all’antifascismo e si eviti di mettere in imbarazzo ulteriore la città.

Faccio infine i complimenti anche al Pd nazionale che con il solito tempismo si è dimenticato proprio oggi che a Parma siamo all’opposizione (leggi), e come si vede da questo e molti altri casi, ce ne è evidentemente, purtroppo, bisogno.”

perlavalbaganza