
Facebook fino alla morte ed anche oltre. Il social network ha aggiunto la possibilità di rendere uno dei propri amici sul social network un “contatto erede”, cioè una persona che potrà gestire quell’account quando diventa “commemorativo”, in seguito alla morte del suo proprietario.
Per trasformare l’account “in commemorativo” si deve utilizzare un modulo predefinito (clicca qui) e allegare le prove del decesso dell’utente (es. certificazione del decesso).
Nei fatti Facebook diventa un cimitero virtuale per commemorare con ricordi, foto e citazioni parenti, amici e colleghi. E’ altresì un modo per gestire quei milioni e milioni di profili lasciati inevitabilmente alla deriva con la morte del utente.
Nel profilo commemorativo il nome e cognome dell’amico morto vengono preceduti dalla scritta “In ricordo di” e viene aggiunta una separazione netta tra i contenuti che aveva caricato e quelli nuovi, che i suoi amici possono decidere di condividere sul profilo per ricordarlo.
L’utente erede potrà postare al posto del defunto e cambiare le foto di sfondo del profilo. Nessuno potrà richiedere l’amicizia al defunto, solamente i contatti presenti nella lista amici possono vedere la pagina che non sarà più accessibile dal motore di ricerca.
Ma c’è chi non apprezza l’ormai consolidata prassi delle condoglianze e dei post “RIP” (Riposi In Pace) sulla bacheca del defunto. Qualche giorno fa il parmigiano Alberto Padovani postava su Facebook: “Beh certo, a fare le condoglianze su Facebook si risparmia della pila (con buona pace delle Poste e soprattutto della Gazzetta)… non so però se sia proprio un esercizio di buon gusto“. Immaginiamo Padovani apprezzi ancora di meno “i profili commemorativi”.
AM