Le catastrofi idrogeologiche non conoscono confini: frane, esondazioni e piogge torrenziali che negli ultimi anni hanno colpito il Giappone — da Honshu a Kyushu, passando per Tokyo e la Penisola di Noto — richiamano da vicino le emergenze vissute anche in Emilia-Romagna.
Proprio per condividere esperienze e soluzioni tecniche, una delegazione giapponese di imprese e associazioni specializzate nella produzione di pompe idrauliche per fiumi, afferente al Ministero nipponico del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo, è in visita in Emilia-Romagna per due giornate di incontri e sopralluoghi.
La missione è stata inaugurata questa mattina a Bologna, presso la sede della Regione, dove la sottosegretaria alla Presidenza della Giunta, Manuela Rontini, ha accolto la delegazione in Sala Giunta.
Nel suo saluto, Rontini ha sottolineato come i rapporti tra Giappone ed Emilia-Romagna siano ormai consolidati, ricordando anche la partecipazione della Regione all’Expo di Osaka. “Il confronto internazionale su temi come la sicurezza idraulica e la prevenzione dei rischi naturali – ha dichiarato – è fondamentale per costruire un futuro più sicuro e resiliente. Con il Giappone condividiamo una visione comune, fatta di ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente”.
Dopo l’incontro istituzionale, la delegazione si è diretta nel parmense, dove sono previste due tappe chiave: Sala Baganza, per la visita alla cassa di espansione curata da Aipo, importante infrastruttura di mitigazione del rischio idraulico e Mezzani, con il Consorzio della Bonifica Parmense, per conoscere il progetto dell’impianto idrovoro di Bocca d’Enza, esempio avanzato di ingegneria applicata alla sicurezza fluviale.
