___
31/10/2011
h.17.40
L’Ospedale Vecchio è stato il luogo di cura dei parmigiani dalla fine del Quattrocento al 1926. Rappresenta uno degli esempi più antichi di architettura ospedaliera.
Il comune di Parma ne è proprietario. Si tratta cioè di un bene storico e immobiliare di cui sono proprietari tutti i cittadini, almeno finora.
Cosa contiene l’Ospedale Vecchio oggi?
A oggi il complesso monumentale ospita:
– l’Archivio di Stato…ma non era stato trasferito? Non interamente: una parte dei documenti resterà nell’Ospedale Vecchio finché il Comune non troverà i soldi per ultimare la nuova sede di via Spezia.
– Il Centro Cinema “Lino Ventura”, rinnovato nel 2003, è un grande archivio di DVD e audiovisivi a disposizione gratuita dei cittadini. Sapevate che esiste un luogo a Parma dove si può prendere a noleggio GRATIS un film? Lo trovate sotto i portici di Via D’Azeglio.
– La più grande biblioteca comunale della città è nell’Ospedale Vecchio.
– Nel plesso bibliotecario di vicolo Santa Maria sono ospitati più di centomila libri. Anch’essi possono essere consultati e presi in prestito gratuitamente. Questo lo sanno le decine di migliaia di persone che lo frequentano ogni anno, facendone un luogo dove incontrarsi, leggere, accedere alla cultura e all’informazione in condizioni di eguaglianza. Una parola che ha ancora grande valore ed è alla base delle società democratiche sane.
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 3).
Eguaglianza significa che il figlio del ricco e il figlio del povero possono accedere agli stessi libri. Eguaglianza significa che solo l’impegno e l’intelligenza devono determinare il successo negli studi e le conoscenze di un cittadino.
– Il circolo “Aquila Longhi”, tra i pochi circoli rimasti nel cuore di un Oltretorrente che offre sempre più bar e sempre meno spazi di incontro, è un importante punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città.
Il circolo ospita nelle sue sale numerose associazioni che animano il cuore dell’Oltretorrente con le loro attività.
La cooperativa sociale “I girasoli”, presente nell’Ospedale Vecchio dal 1984, si occupa del reinserimento e della riabilitazione di persone diversamente abili.
Proprio per tutte queste attività che ospita al suo interno, l’Ospedale Vecchio rappresenta un grande valore sociale – oltre che storico e immobiliare – che appartiene al quartiere, alla città. A tutti noi!
Cos’è il project financing dell’Ospedale Vecchio?
I soggetti promotori (privati) propongono ad una Pubblica Amministrazione di finanziare, eseguire e gestire un’opera pubblica, in cambio degli utili generati appunto dalla sua gestione. Nel caso dell’Ospedale Vecchio, la procedura parte nel 2003: si tratta di finanziare ed eseguire il restauro dell’intero edificio, in cambio dei profitti che deriveranno dalla gestione per 29 anni di una sua parte (circa la metà) e in cambio di un contributo dal Comune di diversi milioni di euro.
Ma cosa può fare un privato in un complesso monumentale vincolato dal codice Urbani sui beni culturali? Certo può fare un restauro, ma non può assolutamente fare una ristrutturazione (che comporterebbe un intervento profondo sul monumento, e ne altererebbe il valore storico-artistico).
Molte persone, dal 2003, si sono impegnate per capire cosa il privato potesse e volesse farci.
Un po’ di abitazioni private?
Un albergo al posto della biblioteca?
Dei negozi sotto i portici?
Una facoltà universitaria?
Una cittadella della carta?
Un museo?
NON SI SA, non si è ancora avuta una risposta dai responsabili.
Quale progetto è previsto? Chi lo deve decidere?
È proprio su questo punto che occorre fare chiarezza, in attesa che la magistratura, senza pressioni, da Parma o da Roma, svolga serenamente le proprie indagini, volte a ravvisare eventuali reati o violazioni.
Gli interessi dell’impresa devono seguire gli interessi della cittadinanza, che è la vera proprietaria del bene.
La crisi debitoria nella quale versa il comune rende ancor più importante che si presti la massima attenzione a gestioni poco trasparenti, specie se riguardano un bene così importante.
Negli ultimi anni le giunte Ubaldi e Vignali hanno usato il loro potere per imporre le loro decisioni a questa città. L’elenco di associazioni e comitati nati per opporsi a queste decisioni è davvero lungo.
L’ondata di indignazione che si è abbattuta quest’estate sull’amministrazione Vignali costituisce soltanto la parte più visibile di un enorme malcontento.
Tanti singoli cittadini sono scesi in piazza a far sentire la loro voce. L’auspicio che ci sentiamo di fare è che continuino a farlo. Ci troviamo nella situazione disperata di tentare di salvare il salvabile.
Nel caso dell’Ospedale Vecchio le giunte Ubaldi e Vignali hanno incontrato critiche e decise opposizioni, da parte di associazioni come Monumenta e Italia Nostra. Hanno ignorato le proposte alternative, ad esempio quella del 2005, proveniente dai gruppi consiliari di opposizione, che implicava un risparmio di 4 milioni di euro e una grande riduzione della parte affidata al privato.
Un punto che unisce tutti coloro che hanno lottato per l’Ospedale Vecchio è che la sua destinazione deve rimanere interamente PUBBLICA.
Se la mancanza di ascolto delle istanze dei cittadini ha caratterizzato troppe volte l’azione politica di questi anni; se il cambiamento auspicato per questa città non può ridursi a un cambio di sfumature, occorrono, da parte di chi dovrà prendere decisioni importanti, il coraggio e l’onestà di saperli ascoltare.
La decisione sul futuro di questi 21.000 metri quadrati di storia parmigiana spetterà a coloro che riceveranno mandato dai cittadini. Nei programmi elettorali il tema deve essere affrontato. Occorrono competenze, responsabilità e sensibilità.
Coraggio, candidati. Su questo tema potete solo fare meglio di chi vi ha preceduto!
Comitato Leggere tra le ruspe – Cittadini e utenti delle Biblioteche del Plesso di vicolo S. Maria
___
02/11/2011
h.10.30
Il comitato “Leggere tra le ruspe”, assieme a cittadini e utenti delle biblioteche del plesso di vicolo S. Maria, ha scritto una lettera aperta alla cittadinanza rivolgendo un appello ai candidati sindaco che si confronteranno alle prossime elezioni amministrative.
Il Movimento 5 Stelle raccoglie al volo lo stimolante invito ad affrontare nel proprio programma elettorale il tema dell’Ospedale Vecchio, uno degli edifici più importanti della nostra città. Se è vero che Parma è una capitale mondiale, per la proprietà transitiva, anche l’Ospedale Vecchio è un edificio mondiale e in quanto tale merita il rispetto e la riverenza che si riconoscono ai monumenti e ai palazzi che rappresentano la storia e la cultura di una comunità.
Oggi è difficile dire quale sarà il destino dello stabile di Via D’Azeglio. Abitazioni private? Albergo? Negozi? Una Facoltà universitaria? Museo? Sale didattiche? Sale convegni? Sale concerti? Spazi per artisti? Circolo culturale? Aule studio? Aule video? Caffè letterario? Esposizioni e degustazioni di prodotti tipici?
Chi più ne ha più ne metta…Certo è che dovrà essere un progetto condiviso, dibattuto e costruito con tutti gli attori coinvolti: aziende di riqualificazione, istituzioni e cittadini. Ciascuno avrà il diritto di proporre un’idea. Anche i soliti industriali. Ma all’ interno di una rete orizzontale, non più in una scala verticale dove chi sta alla base è costretto a subire tutto ciò che viene calato dall’alto. Se qualcuno matura un progetto, venga a dibatterlo in mezzo alla gente, pubblicamente. Non come l’Eridania Saddam, che a Trecasali vuole costruire una centrale a biomasse rifiutandosi però di incontrare i cittadini ! La nostra storia è costellata di atti prepotenti e superbi come questo. L’affare inceneritore è probabilmente l’emblema di questa arroganza.
Come ricordato dal comitato Leggere tra le ruspe, occorre competenza, responsabilità e sensibilità. Anche partecipazione, aggiungiamo noi. Oggi abbiamo a disposizione uno strumento straordinario, internet, che ci permette di dibattere apertamente su qualunque tema in tempo reale. Ogni cittadino, ogni professionista può votare e arricchire il dibattito, esponendo con tranquilla chiarezza. La rete non è una scala gerarchica. E’ un intreccio di connessioni tra pari, tenuto assieme non da obbligazioni o incentivi materiali, ma da valori condivisi e dalla consapevolezza che, insieme, è possibile conseguire obiettivi che non si potrebbero mai raggiungere da soli. L’Ospedale Vecchio è un gioiello. Un patrimonio della città. Se riqualificato con scienza e coscienza, può diventare il fiore all’occhiello di Parma come lo sono il Duomo e il Battistero. Può diventare la prima “casa passiva”, il primo edificio con un bilancio energetico positivo, che produce più energia di quella necessaria, senza l’aiuto di caldaie per l’inverno nè di condizionatori per l’ estate. Può generare ricchezza sia per le imprese che cureranno i lavori, sia per la comunità. Può rilanciare le sorti dell’ intero Oltretorrente. Può inserirsi positivamente in tutte le dinamiche della città. Può…anzi, deve!
Associazione Parma in MoVimento
MoVimento 5 Stelle (beppegrillo.it)