Diritti coppie omogenitoriali, Bonetti (Pd): “Pizzarotti fece una scelta d’impatto mediatico, oggi non si è costituito nè si è presentato in Tribunale”

La notizia dell’annullamento degli atti di riconoscimento dei figli di tre coppie omogenitoriali firmati dal sindaco nel 2018 lascia sicuramente molta amarezza e delusione.

Per prima cosa per le famiglie che, ancora una volta, vedono negata la possibilità di veder riconosciuta la loro genitorialità da un punto di vista sociale. Durante il dibattito sulle unioni civili tante parole erano state spese sulla questione, con polemiche pretestuose, spesso fomentate da parte di chi – per non voler veder riconosciuto un diritto – è arrivato a parlare di “mercato dei bambini” e “compravendita dei figli”.

Posizioni inaccettabili rispetto alle quali la battaglia politica è stata, ed è tutt’ora, di prima linea per i tanti che si spendono per un pieno riconoscimento delle famiglie omogenitoriali. Non si tratta soltanto di un problema burocratico: essere parte di una comunità significa essere riconosciuti nella propria identità, personale e famigliare.

Già lo scorso anno avevo espresso, come coordinatrice di ReteDem Parma, tutta la mia preoccupazione sul procedimento legale in atto. La scelta del sindaco, di forte impatto mediatico, non era infatti supportata dalla normativa nazionale ed esponeva le famiglie, inevitabilmente, ad una battaglia di tipo legale.

Queste battaglie sono necessarie per poter progredire da un punto di vista dei diritti, ma dovrebbero sempre essere giocate cercando di tutelare al massimo i soggetti coinvolti.

A maggior ragione quando si tratta di minori.

Dispiace ancora di più vedere come il Sindaco abbia deciso di limitare la sua azione ad un commento a mezzo social: nonostante la decisione presa infatti con il riconoscimento, il primo cittadino non si è costituito né a presenziato all’udienza per rappresentare al Tribunale la posizione assunta.

Certe scelte vanno difese, anche a costo di un – si spera sempre momentaneo – “fermo”.

Gli atti dimostrativi possono essere utili per tenere alta l’attenzione su temi che si ritengono politicamente centrali, ma vanno portati avanti. Anche in contesti scomodi. Ciò che una comunità, nella figura del suo primo cittadino può fare per battaglie di questo genere è molto: auspico quindi che si possa attivare un circuito virtuoso verso il cambiamento che dal piano locale possa trasferirsi a quello nazionale, anche e soprattutto attraverso l’impegno dei rappresentanti istituzionali. Impegno che però richiede un più forte lavoro coerente con gli iter normativi e meno operazioni mediatiche.

Caterina Bonetti, ReteDem Parma e Consigliere Comunale

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