Un incontro quasi informale quello tra l’eurodeputato Alessandro Zan e la candidata PD alle elezioni regionali Dayla Briganti. Nel cuore del circolo Oltretorrente il parlamentare noto per le sue battaglie sui diritti e la più giovane tra le candidate del Partito Democratico hanno posto sotto esame temi che sono oggi al centro del dibattito politico, come i tagli agli enti locali, la lotta alla povertà, ma anche gli attacchi subdoli al diritto all’aborto.
“Il primo diritto fondamentale è quello del diritto alla salute – afferma senza mezzi termini Dayla Briganti –. La sanità oggi ha sicuramente problemi che vanno affrontati con gli occhi aperti, ad esempio quello delle liste d’attesa, che oggi sono tali da mettere a rischio il diritto alla cura. Ma i tagli sono trasversali, pensiamo a quelli alla scuola, oppure al trasporto pubblico, che significano anche un danno ambientale. Questa campagna elettorale è stato per un modo per affermarli”.
Ma su questi temi oggi lo stesso Pd pare avere una nuova attenzione. “Dal Pd una nuova strada, quella che porta a stare vicino alle persone, lo dimostra la nostra segretaria che decide di stare vicina, come oggi, a chi protesta – racconta Alessandro Zan -. Il tema dei diritti non è un corollario di cui occuparsi solo ogni tanto, i diritti possono essere un cordone di difesa, e non bisogna lottare solo per alcuni, ma per tutti i diritti insieme, perché negandone uno li neghiamo tutti”.
“Anche per le regionali – prosegue Zan – dobbiamo parlare alle persone più in difficoltà, facendo politica con la testa ma anche con il cuore. Mentre la destra usa i sentimenti per creare nemici noi dobbiamo usarli per creare positività. È per questo che ho scelto di sostenere una candidata per provincia, qui a Parma, senza dubbi e senza esitazioni, ho scelto Dayla Briganti perché credo sia necessario portare in Regione persone di valore, con la schiena dritta, alle quali non va bene tutto.
Chi passa alle regionali nella lista del Pd di Parma (di Andrea Marsiletti)
“Ed è particolarmente importante in un momento in cui tanti diritti sono sotto attacco, pensiamo ad esempio a quello dell’aborto, oggi accerchiato e attaccato da più parti, o alla libertà di informazione. Abbiamo bisogno di una azione di resistenza e opposizione, che porti le persone a mobilitarsi per le grandi battaglie, e per questo abbiamo bisogno di persone come Dayla – conclude l’europarlamentare”.
Nelle conclusioni, da parte di Briganti, un attacco forte al governo Meloni, di nuovo sul tema dei diritti. “Attacco costante alla stampa ma anche ai giudici, lo abbiamo visto con i campi migranti in Albania, che hanno comportato una spesa enorme ed inutile, e ha anche un costo economico elevatissimo – afferma la Briganti – Dare la colpa ai giudici perché fanno il loro lavoro è un attacco alla democrazia”.
Infine, sempre dalla Briganti, un nuovo passaggio forte sul tema dei diritti. “Affrontiamo il tema del sostegno alle famiglie, dove ci sono genitori che lavorano e bambini, ed è difficile conciliare questi diversi aspetti. Ad esempio una ditta che ha una forte componente femminile dovrebbe puntare su asili aziendali, perché fare figli è una cosa bellissima, ma le famiglie vanno sostenute. E dalla Regione può e deve venire un forte sostegno”.