
A fronte di uno scenario ancora molto complesso nel distretto del fiume Po che vede in queste ore il transito della piena che avrà, secondo previsione, il suo colmo nel pomeriggio di oggi al ponte della Becca e domani nel Piacentino e che va via via laminandosi nella sua progressione verso il mare Adriatico, stamane si è riunito per la prima volta nel 2025 l’Osservatorio utilizzi idrici con istituzioni, enti di gestione e ricerca, agenzie di monitoraggio idro-meteoclimatico e portatori di interesse dell’intero bacino de Po.
I dati analitici del distretto, pubblicati nel nuovo bollettino e che vedono uno scenario di criticità idrica definita nella scala di valore normale, non tengono ancora conto delle quantità di risorsa aggiuntiva aduta in queste ore e sono visibili e consultabili sul portale istituzionale dell’ente al link: https://www.adbpo.it/osservatorio-permanente/ .
A partire da ottobre 2024, ovvero l’inizio dell’anno idrologico corrente, la disponibilità idrica caratterizzante il distretto del fiume Po nel complesso non ha mai fatto osservare particolari criticità (se non limitatamente al mese di novembre 2024 con precipitazioni sensibilmente al di sotto della media), facendo anzi registrare un mese di ottobre particolarmente umido, con precipitazioni anche ben al di sopra rispetto ai valori medi.
Per l’intero periodo ottobre 2024 – marzo 2025, le portate transitanti nelle principali sezioni del Grande Fiume sono state perlopiù in linea con i valori medi di riferimento, come anche la temperatura, pur presentando quest’ultima dei valori superiori alla media nei mesi di ottobre e, in minor misura, di gennaio. L’accumulo nivale ha visto un maggior apporto nel settore occidentale delle Alpi, mentre, per quanto riguarda l’Appennino, questo è stato caratterizzato da valori sempre ampiamente al di sotto della media storica.
Anche i volumi invasati dai Grandi Laghi alpini hanno garantito una scorta d’acqua quasi sempre in linea con i valori tipici del periodo, registrando un surplus specialmente nei mesi di ottobre, febbraio e marzo.
Nei primi dieci giorni di aprile non si sono verificate in generale precipitazioni significative, che hanno avuto luogo invece in maniera diffusa e anche intensa, specialmente nella parte occidentale del distretto, a partire dalla fine della seconda settimana del mese. Gli eventi tuttora in corso stanno determinando un repentino incremento dei valori di portata alle principali sezioni del fiume Po.
Dall’elaborazione degli ultimi dati meteorologici e idrologici disponibili emerge, infatti, che le sezioni del fiume Po di Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro risultano essere tutte in condizioni idrologiche “nella norma”, con una tendenza comunque di rapida crescita.
Al momento le portate rilevate sul fiume Po alla sezione di Isola S. Antonio, sezione di chiusura del territorio piemontese, sono dell’ordine dei 10.000 m3/s. Alla sezione di Piacenza le portate sono ancora in crescita e al momento si attestano intorno ai 5.500 m3/s. La piena in corso dovrebbe transitare alla sezione di Pontelagoscuro, sezione di chiusura del bacino, tra il 20 e il 21 di questo mese.
Nella foto: Fiume Po, zona Parma Morta (18/4/2025)