“Diventerò osteopata”

SMA MODENA
lodi1

11/06/2012

L’osteopatia, una prospettiva lavorativa dopo un adeguato periodo di formazione di 5 anni.
Il corso che svolgo per divenire osteopata è caratterizzato da 5 anni di lavoro in parte di tipo teorico e in parte pratico. Le materie e gli argomenti di studio sono: fisiologia, chimica, fisica, biologia, embriologia, anatomia teorica e palpatoria, neurologia, inglese, psicologia generale. In più il corpo docente ci offre un numero elevato di lezioni pratiche con attinenza prettamente di natura osteopatica.

Perché rivolgersi ad un osteopata?
L’osteopata cura svariate problematiche del paziente, sia esso maschio o femmina. I trattamenti sono pensati praticamente per chiunque, dal neonato all’anziano. Unica eccezione non può “curare” le malattie infettive, i tumori e le malattie autoimmuni.

L’osteopata riduce problemi riconducibili a errata postura o alla fase post-operatoria, ai dolori muscolari, alle infiammazioni tendinee o legamentose?
Riporta all’omeostasi il corpo umano, lavora sulla restrizioni del movimento; tuttavia, le lassità legamentose sono di competenza dello specialista ortopedico. Restrizioni di movimento intese come perdita della qualità del movimento.

Adatta a tutti, quindi a sportivi e non?
In Italia l’osteopatia è soggetta a una regolamentazione parziale dal 1989, anno in cui si è data la possibilità di operare nel nostro paese nonostante ancora non sia riconosciuta come materia sanitaria a tutti gli effetti e con la giusta autonomia, nel senso che l’osteopata non ha capacità diagnostica, puramente esercitata dal medico. Nonostante questa scarsa disciplina normativa è a tutti gli effetti una “terapia” adatta a tutti, quindi anche agli sportivi di elitès e ai sedentari.

Perchè uno sportivo si rivolge a un’osteopata?
Per effettuare un lavoro mirato a recuperare il benessere fisico a seguito dell’evento lesivo/ traumatico (post-infortunio) oppure per prevenire una patologia o per individuare quello che nel proprio corpo deve essere riportato alla normale fisiologia per incrementarne la performance. Se funzioni meglio per quello che è la tua fisiologia ovviamente esegui gesti sportivi più efficienti ed efficaci. Tradotto in altri termini la performance ne risente in modo positivo e si incrementano le possibilità di avere successo in un competizione.

Perchè un anziano dovrebbe risolversi a un osteopata? Che motivi potrebbe avere?
Per classificare le condizioni di disagio del proprio corpo come problemi posturali o per intervenire sul corretto funzionamento dei visceri e degli organi interni la cui alterata capacità di azione, ha implicazioni negative anche a livello di apparato muscolo-scheletrico.

Spiegati meglio; fammi qualche esempio pratico.
E’stata raccolta nel corso degli anni una mole consistente di dati su patologie che hanno richiesto l’intervento di un osteopata e ne sono emerse conseguentemente interessanti considerazioni. Si è visto, ad esempio, che intervenendo attraverso l’osteopatia sull’apparato locomotore ci possa essere una ripresa di funzionalità anche a livello organico-viscerale, vice versa, trattando i visceri del paziente (come intestino, fegato, polmoni, ecc.) ci possa essere una ripresa di funzionalità dell’apparato locomotore.

Come vedi il futuro per la tua professione?
E’ancora tutto in divenire. Al momento è in fase di discussione al senato l’eventuale modifica della normativa sull’inquadramento professionale dell’osteopata, in parte bistrattato nel nostro paese e non ancora pienamente equiparato ai colleghi anglosassoni e d’oltralpe. Esiste un registro osteopatico italiano ROI, a cui la maggior parte degli osteopati italiani hanno aderito per tutelarsi, autoregolamentandosi e per avere un dialogo attivo con le figure politiche nella fase di riconoscimento professionale. Nonostante questa situazione legislativa in materia di riconoscimento professionale abbastanza nebulosa, sono sotto gli occhi dei pazienti i benefici che ottengono lasciandosi trattare dalle mani esperte di un osteopata.

L’osteopata sarà in competizione con le altre figure affini quali ad esempio i personal trainer o i fisioterapisti?
A mio avviso la figura dell’osteopata dovrebbe integrarsi alle figure dei fisioterapisti, medici di base e medici radiologi ed ortopedici, personal trainer. Questa figura va ad agire sulla fisiologia del corpo del paziente, senza ricorrere a farmaci, e quindi a risorse esterne al paziente stesso. Tuttavia la sua azione consapevole e adeguatamente formata da un punto di vista accademico crea nel corpo del soggetto che viene trattato le condizioni fondamentali al processo di auto-guarigione. L’osteopata è il mezzo usato dal paziente per recuperare il dialogo corpo-mente, spesso latente nella società iperstressante, e ipocinetica in cui viviamo.

Tommaso Villani