
Come Conferenza delle Donne Democratiche di Parma abbiamo gioito alla notizia che l’Emilia-Romagna è la prima regione d’Italia che si dichiara “Safe Place for Women – Luogo sicuro per le donne” aderendo alla campagna lanciata dal Gruppo del PSE che ha l’obiettivo di promuovere politiche concrete per rendere le città luoghi più sicuri contro la violenza di genere.
E’ stata infatti approvata in assemblea legislativa regionale la risoluzione per rafforzare politiche che garantiscano alle donne una maggiore sicurezza nelle nostre città e le tutelino dalle discriminazioni di ogni tipo. Mai però ci saremmo aspettate di leggere sul punto le dichiarazioni del consigliere parmigiano di Fratelli d’Italia, rimbalzate su tutti i giornali per la loro abnormità, in se stesse ed acuite dall’esternazione in un consesso istituzionale.
† Il Vangelo di Pietro, l’unico che descrive com’è avvenuta la resurrezione di Gesù (di Andrea Marsiletti)
Abbiamo atteso che vi fosse un ripensamento, ma leggendo le successive precisazioni del consigliere di FDI non possiamo che ritenere “la toppa peggiore del buco”. Anche i chiarimenti del consigliere sono irricevibili perché esplicitano che il suo intervento in aula regionale intende fornire una spiegazione – quindi un alibi – alla violenza sulle donne. La perdita di virilità degli uomini, a suo dire intesa come capacità di proteggere le donne, è messa in discussione dalle donne stesse che quindi sarebbero colpevoli della violenza loro inflitta. D’altronde per lui il reato di femminicidio non dovrebbe esistere in quanto discriminatorio verso le altre persone. Di fatto, ogni sillaba è la plastica rappresentazione del modello patriarcale – definito dal consigliere in questione come “appartenente al passato e superato” – che purtroppo domina ancora troppo spesso i rapporti tra uomini e donne, al punto da essere tranquillamente ribadito da un rappresentante delle più alte istituzioni.
Come donne democratiche, confidiamo che la risoluzione approvata in Regione consenta di aprire una più incisiva fase di promozione delle politiche di genere e contro la violenza, che è un fenomeno dilagante che può essere arginato solo con un cambio culturale profondo e un innovativo ripensamento delle nostre città. Auspichiamo parimenti che vi sia in questa direzione un impegno attivo da parte di tutti i consiglieri e le consigliere regionali, nessuno escluso, nell’interesse di tutti i cittadini e cittadine.
Donne Democratiche di Parma