Dov’è finita la trasparenza di Ciclosi?

SMA MODENA
lombatti_mar24

12/01/2012
h.21.30

«Non siamo per niente convinti che la nomina di Rossella Saoncella ad Amministratore Unico di Parma Infrastrutture sia del tutto in linea con la tanto strombazzata “operazione trasparenza” del commissario Ciclosi. È innegabile, infatti, che la dottoressa Saoncella abbia presenziato, già da alcune settimane, a riunioni, anche ufficiali, di questa società partecipata. A quale titolo? Per quali motivi? Tutto, però, oggi potrebbe essere spiegato con questo suo nuovo incarico».
Commenta così, a caldo, la nomina di Rossella Saoncella ad Amministratore Unico di Parma Infrastrutture Paolo Buzzi, ex vicesindaco della giunta Vignali ed esponente del PdL.
«A questo punto è però anche legittimo chiedersi anche se questo suo presenziare alle riunioni di Parma Infrastrutture prima ancora della nomina sia coerente con il bando voluto dal Commissario per ricercare i nuovi amministratori delle partecipate, da sostituire a quelli nominati dalla precedente amministrazione. Forse sarebbe stato più trasparente dire che per Parma Infrastrutture si sarebbe proceduto a una nomina fiduciaria».
«Altro aspetto che non convince – continua Buzzi – è che la dottoressa Saoncella ha un’appartenenza politica chiara, provenendo dal sistema della cooperazione rossa di Bologna in quanto è stata direttore generale di Granarolo fino ad un anno fa e ora è membro del Cda della Multiutility Hera che ha come soci pubblici solo amministrazioni pubbliche di sinistra. Certo non voglio mettere in discussione le sue capacità manageriali e la sua esperienza, ma sicuramente non si tratta di un dirigente politicamente non etichettato, “difetto”, per capirci, che ha comportato, proprio per volontà del Commissario Ciclosi la rimozione del suo predecessore e di altri amministratori delle partecipate. Anche per questo, è difficile trovare una coerenza in questa nomina».
«Purtroppo quella che fino a alcuni giorni fa era solo un sospetto sta diventando una certezza, riguardo, cioè, alla scarsa imparzialità con cui questo Commissario sta gestendo la cosa pubblica a Parma».