
Francesco Brui, 21 anni, è il più giovane candidato parmigiano alle regionali nella lista civica “Elena Ugolini Presidente”. Nella vita si occupa di comunicazione e marketing.
Lo abbiamo intervistato.
Come sei arrivato a decidere di candidarti per il consiglio regionale?
Ho questa forte convinzione: i giovani devono essere al centro delle decisioni che riguardano il loro futuro. Ho sempre lavorato a stretto contatto con coetanei e con il mondo imprenditoriale, organizzando eventi e occupandomi dell’inclusione giovanile. Ho visto da vicino le difficoltà che i giovani affrontano nel trovare spazio. Il sistema attuale non offre abbastanza strumenti per valorizzare le nostre capacità e aspirazioni.
La giunta Guerra a Parma ha mancato di attenzione nei confronti dei giovani, le nostre istanze sono inascoltate.
Da qui la decisione di scendere in campo, con l’obiettivo di portare novità e dare voce a una generazione che vuole essere protagonista.
Come i tuoi amici coetanei commentano la tua scelta di candidarti?
Ho riscontrato interesse tra amici e coetanei. Alcuni erano sorpresi, ma poi hanno capito il mio desiderio di far sentire la nostra voce in un contesto che spesso ci ignora. Ho ricevuto messaggi di incoraggiamento e supporto, sanno che capisco le nostre esigenze.
Spesso ci sentiamo distanti dalle istituzioni e della politica, pensandola riservata a grandi o esperti, ma l’inesperienza può essere un punto di forza: possiamo portare idee nuove, energia e un punto di vista fresco su come affrontare i problemi. Ho amici che vedono nella mia candidatura un’opportunità per dare voce alla nostra generazione e “fare la differenza”.
Perché hai scelto la lista civica di Elena Ugolini?
Condivido la sua visione politica, che mette al centro la persona e la famiglia, con un’attenzione particolare ai giovani.
Elena crede fermamente che i giovani non siano solo il futuro, ma anche il presente, e che debbano avere un ruolo attivo nelle decisioni che li riguardano. La sua esperienza nell’ambito dell’educazione e delle politiche sociali mi ha colpito. Conosce bene i problemi legati alla formazione, alla crescita e allo sviluppo personale; ha sempre lavorato per creare opportunità concrete per le nuove generazioni. Anche l’aver puntato su di me, uno dei più giovani candidati alle regionali, è la prova del suo impegno verso i giovani.
La sua lista civica è un’alternativa credibile per chi voglia davvero cambiare le cose e costruire una Regione più inclusiva e aperta alle nuove idee.
† Il mio incontro con Maria Maddalena a St. Maximin-la Sainte-Baume in Provenza (di Andrea Marsiletti)
Cosa può fare la Regione per i giovani?
Prima di tutto deve ascoltarci. Spesso, le politiche giovanili vengono sviluppate senza un confronto con chi quelle politiche le vive sulla propria pelle. Serve uno spazio di dialogo costante tra istituzioni e giovani, per capire davvero quali sono le nostre esigenze. La Regione può investire in programmi di formazione professionale, promuovere l’imprenditorialità giovanile, sostenere l’innovazione e la creatività. Soprattutto deve garantire che ogni giovane abbia accesso alle stesse opportunità, indipendentemente dal suo background.
Ho diversi obiettivi: promuovere l’imprenditorialità giovanile attraverso un prestito di fiducia, creare di una piattaforma digitale per Under 30, dar vita a un programma di alternanza scuola-lavoro potenziato e personalizzato. Occorre anche potenziare i programmi di mobilità internazionale e garantire accesso equo a cultura e sport. Ad esempio con un abbonamento culturale e sportivo agevolato per i giovani.
Come pensi di organizzare la tua campagna elettorale?
Scommetto sul coinvolgimento di giovani e su una rete di persone che credano nel cambiamento. Utilizzerò i social media per raggiungere quante più persone possibili e per raccontare proposte e progetti. Un gruppo di giovani mi sta aiutando a creare contenuti per la mia pagina Instagram. Sarò presente sul territorio, organizzando eventi e incontri nei luoghi frequentati dai giovani, per motivarli a partecipare attivamente alla vita politica. Insomma, investo su una campagna non tradizionale. AM