E’ scomparso Luciano Dallatana

SMA MODENA
lombatti_mar24

02/04/2012

Dallatana ha ricoperto il ruolo di segretario generale aggiunto della Camera del Lavoro di Parma prima di essere chiamato a svolgere il ruolo di Presidente della Provincia, dal 1960 al 1964.
La sua scomparsa risulta tanto più sentita tra la gente della Cgil in quanto Dallatana ha svolto il suo ruolo in un momento storico particolarmente delicato per il sindacato, quello degli anni della ricostruzione, delle grandi contestazioni e dei lutti nel mondo del lavoro come quelli di Alberti e Filippelli.
Con Dallatana se ne va un altro esponente di quella generazione di grandi sindacalisti come Fernando Santi, Giorgio Lindi e Piero Boni a cui era particolarmente legato, che hanno contribuito a far crescere quella cultura della sinistra che aveva al centro i valori di solidarietà e onestà nella gestione della cosa pubblica che ancora oggi sarebbe auspicabile ripristinare.
Una figura di grande spessore politico e umano, che non a caso, nonostante le difficoltà dell’età, il 13 giugno 2011, in occasione della presentazione a Parma del libro su Piero Boni alla presenza di Guglielmo Epifani, non ha mancato di intervenire personalmente.
La Cgil di Parma, che si stringe ai famigliari nel cordoglio, non può mancare di ricordarlo ed esprimere gratitudine per l’impegno profuso da Dallatana a favore dei lavoratori di questa città e per l’esempio di integrità che ha saputo rappresentare e che il sindacato deve impegnarsi affinché non venga dimenticato dalle nuove generazioni.

Ufficio Stampa
Cgil Parma

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“La scomparsa di Luciano Dallatana è la perdita di uno di quei dirigenti politici e amministratori della nostra provincia che hanno contribuito alla rinascita civile, sociale ed economica del dopoguerra”. Così Vincenzo Bernazzoli appresa la notizia della morte di Luciano Dallatana.
Dirigente Cgil, vice presidente della Provincia con Savani, presidente della Provincia dal 1960 al 1964, Dallatana verrà ricordato anche come principale promotore dell’Autocamionale della Cisa, società di cui fu anche presidente, dimostrando così una visione strategica e di prospettiva. Alla famiglia, a chi l’ha conosciuto e stimato vanno le più sentite condoglianze mie e della giunta provinciale”.

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