16/12/2009
La scorsa settimana ParmaDaily ha intervistato il direttore Antonio Mascolo che ha dichiarato che Repubblica Parma è “il sito d’informazione locale più visto in città” e che “l’invincibile armada Gazzetta sul web non riesce a dominare”… Giuliano, ti ho messo nella posizione n.9 della classifica dei TOP 50 (le 50 persone più influenti di Parma), non dirmi che mi sono sbagliato e che voi della Gazzetta state perdendo potere?
Nelle edicole di Parma la Gazzetta continua a vendere dieci volte di più del Corriere della Sera… in questo campo non c’è discussione, il nostro è di gran lunga il giornale più letto e più comprato e lascia i “concorrenti” (chiamiamoli così, con molte virgolette) a distanze abissali.
Sul web la Gazzetta è il sito di riferimento per l’informazione della nostra provincia. Posso citare gli ultimi dati a disposizione: a novembre abbiamo registrato 650.000 visite e 3.000.000 di pagine aperte certificate da organismi super-partes quali Nilsen e Audioweb. Rispetto ad un anno fa il numero degli accessi è aumentato dell’82%. Siamo i leader anche nel web!
Il Direttore Mascolo, però, sostiene che il sito più visto sia Repubblica Parma con 10,5 milioni di pagine nel mese di settembre e 669.000 utenti unici…
Ho molto rispetto per la concorrenza, soprattutto quando è fatta da persone serie che stimo come Antonio Mascolo, che dirige un bel sito che però ottiene certi risultati in termini di visite grazie al fatto che le principali notizie di Parma (cito ad esempio il caso Bonsu, la manifestazione di Miss Italia, il ritrovamento dei quadri di Tanzi…) vengono inserite sulle pagine web di Repubblica.it nazionale e da ciò ovviamente deriva un rilevantissimo numero di accessi. Bisogna paragonare la Gazzetta a Repubblica Parma senza il traino nazionale… altrimenti è una gara falsata fin dall’inizio. E’ come se la Gazzetta di Parma fosse messa in competizione con le copie che vendono il Corriere della Sera o Repubblica in tutta Italia… non esiste!
Detto questo, non voglio fare nessuna polemica, anzi, faccio i miei complimenti a Repubblica Parma e al bel lavoro giornalistico che sta portando avanti Antonio.
Quindi la Gazzetta ha la leadership sulla carta, sul web e anche sulla TV… perché, va detto anche questo, TV Parma è la rete televisiva locale più seguita nella nostra provincia.
Che conseguenze politiche pensi ci saranno dopo la statuetta del Duomo di Milano lanciata da Tartaglia in faccia a Berlusconi?
Chiaramente questo psicolabile di Tartaglia è stato suggestionato (del resto lo ha pure ammesso) dalla campagna di odio nei confronti di Berlusconi che è stato dipinto come il male assoluto, il diavolo, il capo mafia, il mandante delle stragi, il fascista che deve fare la fine del Duce…
Berlusconi è comunque un uomo molto fortunato per due motivi: il primo è che questo Tartaglia potrebbe avere avuto una pistola e oggi Berlusconi essere morto; il secondo è che grazie a questo labbro e a questi due denti rotti se si votasse domani Berlusconi prenderebbe un milione di voti in più.
E pensare che prima dell’aggressione il premier stava attraversando un momento di difficoltà determinato dallo stallo dell’iter legislativo del processo breve, dai distinguo di Fini, dall’appello di Casini di promuovere un fronte di liberazione contro allargato anche a Di Pietro; questa azione di Tartaglia ha messo completamente KO l’opposizione, come recitava oggi il titolo di apertura del Riformista.
Sono assolutamente d’accordo, l’opposizione è al tappeto.
Quasi la statuetta l’avesse ricevuta nei denti l’opposizione…
Esatto! Questo gesto di Tartaglia ha rianimato il PDL, ridato fiato a Berlusconi, messo a tacere tutte le voci di strappi ed elezioni anticipate.
Venendo alla politica locale, che giudizio dai sulla prima metà del mandato amministrativo dell’amministrazione Vignali?
Il mio è un giudizio largamente positivo, gli do un bel 7… ma potrebbe arrivare all’8.
Cosa manca per arrivare all’8?
Non mi piace l’eccesso di comunicazione di questa amministrazione, perché il troppo stroppia e fa perdere di vista gli obiettivi che più gli stanno a cuore. C’è troppa carne al fuoco che disorienta le gente: troppe presenze sui giornali e sui media, troppo concentrate, con il fine settimana che è sempre un carosello di eventi, inaugurazioni, tagli di nastri…
E l‘opposizione in consiglio comunale?
L’opposizione non esiste, anzi, secondo me è incarnata da Elvio Ubaldi. A Parma è lui il capo dell’opposizione, senza ombra di dubbio.
Io questo l’avevo sostenuto in tempi non sospetti, e ho anche dei buoni testimoni quali l’assessore Francesco Manfredi al quale poco dopo l’elezione di Vignali avevo detto: “Attenzione, perché l’opposizione la farà Ubaldi”.
Quando Vignali divenne sindaco mi ricordo che tanti affermavano: “Ubaldi lo porterà per mano… è il clone di Ubaldi, è il suo figlioccio…”. In realtà Vignali si è smarcato, ha fatto il suo cammino in modo autonomo con le proprie gambe… non solo, giorno dopo giorno, è arrivato pure lo strappo con Ubaldi.
Comunque sono sicuro che Ubaldi si candiderà a sindaco di Parma nel 2012.
Con chi?
Con Alleanza per L’Italia di Rutelli ma per sperare di poter vincere dovrà essere sostenuto dal PD, il quale rinuncierà a presentare un proprio candidato per sostenere l’ex sindaco. Il che avrebbe qualche aspetto paradossale… però non ritengo che la suddetta sia un’ipotesi così lontana dalla realtà perchè in questo momento il PD pur di vincere e riprendersi Parma farebbe qualunque cosa, ammazzerebbe anche la madre…
Poi c’è anche l’incognita Bernazzoli, al quale piacerebbe fare il sindaco della città, sebbene questa partita comporti qualche problema in più, ovvero rinunciare alla Presidenza della Provincia con il rischio di non vincere le elezioni comunali.
Potrebbero esserci delle sorprese… io comunque Ubaldi lo vedo candidato, e sarà un candidato importante che Vignali non deve sottovalutare.
Ma Vignali non deve avere timore di nessuno, neppure di Ubaldi, perché deve essere forte delle cose che ha fatto… e io credo che Parma sia una città che continua a crescere, ad essere più bella e vivibile anche rispetto alla Parma di Ubaldi.