
23/08/2009
L’assessore alle Politiche abitative del Comune di Parma Giuseppe Pellacini fa il punto sulla situazione dell’erp, l’edilizia residenziale pubblica, cioè quegli alloggi, di proprietà del Comune di Parma che, di norma tramite bando che si apre ogni due anni, vengono dati in affitto a canone sovvenzionato. E parla anche di edilizia sociale.
Erp. Il patrimonio erp del Comune di Parma conta quasi 4.000 alloggi ed è gestito da Acer, Azienda Casa Emilia – Romagna.
Da agosto 2005, data del rinnovo della convenzione con Acer stessa, la quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica vuota è scesa al “minimo fisiologico”, poco più dell’1% del totale; ciò ha reso possibile l’assegnazione media annua di circa 150 alloggi. “Possiamo affermare – commenta l’assessore Pellacini – che Parma si attesta fra i capoluoghi di provincia in Emilia – Romagna con il maggior numero di assegnazioni all’anno, dato che va ovviamente rapportato all’entità del patrimonio”.
Negli ultimi dieci anni, fra nuove costruzioni e recuperi dell’esistente, 294 alloggi sono stati messi a disposizione nell’erp.
Dall’inizio del piano alienazioni, avviato nel 2006, a oggi sono stati venduti 41 alloggi erp: gli occupanti hanno avuto diritto di prelazione sull’acquisto e chi di loro non ha acquistato ha comunque ottenuto soluzioni abitative migliorative. Tutto ciò è servito, oltre a migliorare il patrimonio esistente, anche a rendere possibili interventi di manutenzione straordinaria: 100 alloggi sono stati dotati di ascensori per renderli meglio fruibili anche da parte delle persone anziane. I 10 impianti installati hanno fatto sì che gli appartamenti vengano utilizzati in modo pieno e agevole.
In virtù di un protocollo d’intesa con la Provincia sono stati acquisiti al patrimonio comunale 24 alloggi da destinare a erp.
Inoltre, è stato avviato il recupero di 20 alloggi in via Olivieri ed è stata finanziata la costruzione di 9 alloggi in via Guastalla.
Ers. Per quanto riguarda i progetti di edilizia residenziale sociale (ers), Casadesso e Parmabitare, a causa della crisi che ha colpito tutta l’Europa, l’esigenza di alloggi a canone concordato (da 300 euro in su) sta suscitando notevole interesse: gli ultimi bandi di Parmabitare e Casadesso, alcuni già chiusi altri ancora in corso, allocano 82 alloggi a fronte di circa 260 domande; uno di questi bandi scadrà il 4 settembre.
“Questo rapporto di una assegnazione per ogni tre richieste – commenta Pellacini – risponde alle obiezioni ripetutamente mosse da alcuni, frutto di mancata informazione o cattiva interpretazione, involontaria o volontaria che sia, sul fatto che la tipologia di alloggi in questione non sia adeguata a effettive esigenze dei cittadini”.