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30/11/2009
17.30
“Di certo la rete non deve essere fatta oggetto di censure, ma “Paga il pizzo”, il gioco di Facebook dedicato alla camorra, non può che lasciare molto perplessi”. Lo ha dichiarato Mauro Libè, membro della Direzione Nazionale dell’Udc. “La libertà, infatti, ha proseguito l’esponente centrista, ha ben poco in comune con l’esaltazione, sia pure per scherzo, della criminalità e di quella organizzata in modo particolare. Alimentare, ma anche solo tollerare una cultura dell’illegalità, a partire da una regione come la Campania, non potrà che avere degli effetti disastrosi sullo stesso tessuto sociale e sui giovani in modo particolare. Tutti dovrebbero ricordare, sempre per citare la Campania, le tragiche conseguenze che questa cultura dell’illegalità ha portato e continua a portare, da tutti i punti di vista, non ultimo quello ecologico per i rifiuti tossici trafficati dalla camorra”.
“In questo senso, ha concluso Libè, auspico un deciso intervento del Ministero dell’Interno e, soprattutto, la formazione di una intransigente e consapevole coscienza civile, che porti a una vera e propria rivolta morale. Nessuna legge e nessun intervento delle forze dell’ordine potrà davvero raggiungere l’obiettivo se non c’è una condanna da parte della società.