Felino, si parla di cogenerazione

SMA MODENA
lombatti_mar24

15/02/2013
h.15.50

Si è tenuto mercoledì 13 febbraio al comunale di Felino l’incontro pubblico a scopo informativo organizzato dall’Amministrazione Comunale sul tema della tutela della salute e dell’ ambiente in relazione agli impianti di cogenerazione. L’iniziativa è stata incentrata in modo particolare sul caso dell’impianto di cogenerazione attualmente in fase di realizzazione presso lo stabilimento della Citterio Spa a Poggio S. Ilario Baganza a Felino. A parlare di impianti di cogenerazione e salute, sono intervenuti i rappresentanti degli enti coinvolti nell’iter autorizzativo dell’impianto del Poggio mentre in sala erano presenti i referenti di associazioni e comitati locali attivi sul fronte delle tematiche ambientali.
Ad aprire la serata è stato il primo cittadino di Felino, Barbara Lori, che ha espresso grande soddisfazione per l’ampia partecipazione dei cittadini a questo momento di confronto “evidentemente molto sentito e che riguarda un tema caro a tutti, in primis all’Amministrazione comunale, che è quello della salute e della qualità dell’aria e dell’ambiente”.
Il Sindaco ha poi passato la parola ai tecnici arch. Maddalena Torti per il Comune di Felino e dott.ssa Beatrice Anelli della Provincia di Parma, responsabili dei procedimenti dell’impianto Citterio nei rispettivi enti, che si sono soffermati sui principali aspetti normativi delle procedure di autorizzazione e sulle specificità dell’iter adottato per l’impianto di Poggio S. Ilario.
E’ seguito l’intervento del Direttore Ausl del Distretto Sud Est, dott. Stefano Lucertini, che ha presentato le attività che vengono svolte dall’Azienda per valutare i possibili impatti degli impianti di cogenerazione e assicurare il rispetto delle condizioni di sicurezza e salute pubblica. Sempre per l’Ausl, sono intervenuti anche la dott.ssa Marella Zatelli, responsabile del Servizio Igiene Pubblica del Distretto Sud Est, la dott.ssa Amelia Capece dello stesso Servizio di Igiene Pubblica, che ha seguito il procedimento relativo all’impianto Citterio ed il dott. Maurizio Impallomeni, Direttore del Servizio Igiene pubblica Ausl del Distretto di Fidenza e coordinatore del progetto di sorveglianza sanitaria sul Paip. Un approfondimento sui sistemi di controllo delle emissioni è stato proposto dal Direttore della Sezione Provinciale di Parma dell’Arpa, il dott. Eriberto De Munari, e dal Responsabile del Servizio Territoriale della Provincia di Parma, dott. Paolo Maroli.
Conclusi gli interventi dei relatori, l’incontro è proseguito con le domande del pubblico prevalentemente incentrate sulla sicurezza degli impianti, sulle tecnologie di combustione e sulle modalità previste per il controllo delle emissioni. Tra il pubblico era presente anche l’Amministratore Delegato della Citterio Spa, ing. Dalla Porta, che ha presentato al pubblico le ragioni della scelta di investire consistenti capitali in questo tipo di impianto.
Sugli aspetti tecnologici del cogeneratore di Citterio è intervenuto l’Ing. Walter Capponi, della ditta produttrice dell’impianto, mentre sulle questioni più strettamente amministrative e dei controlli è intervenuto l’Assessore Provinciale con delega all’ambiente Giancarlo Castellani il quale ha ribadito “la piena apertura degli enti ad un confronto con i cittadini su temi di interesse comune quali appunto la sicurezza ambientale e la salute della popolazione”.
Sempre Castellani ha voluto sottolineare come il processo decisionale che si è favorevolmente concluso nei confronti della richiesta di Citterio si sia sviluppato “nel pieno rispetto delle norme attualmente in vigore in materia e con una particolare attenzione alla questione della classificazione del combustibile utilizzato nell’impianto. L’iter di approvazione non solo è avvenuto in coerenza con gli obblighi normativi esistenti ma addirittura ha adottato misure cautelative aggiuntive. Gli approfondimenti richiesti dalla Provincia di Parma hanno comportato infatti l’avvio di un iter amministrativo più complesso e articolato rispetto a quello inizialmente previsto e hanno imposto alla ditta il rispetto di condizioni più stringenti rispetto a quelle imposte ad analoghi impianti di altre regioni italiane”.
Infine, l’Assessore Provinciale ha anche avanzato la proposta di costituire un Osservatorio sul cogeneratore di Poggio S.Ilario che sarà composto dagli enti preposti alle diverse autorizzazioni e da rappresentanze di cittadini: “quella dell’Osservatorio è un’esperienza che abbiamo già positivamente messo in pratica per altri impianti nella nostra provincia , una garanzia in più per la trasparenza e la partecipazione” ha spiegato Castellani.
Al termine della serata, il Sindaco Lori, in risposta ad una domanda del pubblico, ha motivato le ragioni e le tempistiche degli incontri precedentemente organizzati in merito all’impianto, ribadendo che “le legittime domande di privati rispetto all’attivazione di nuove pratiche non sono soggette per legge ad una diffusione pubblica; pertanto, la possibilità di condividere con la cittadinanza dati e informazioni su questo specifico progetto è da attribuirsi in larga parte alla disponibilità della ditta che, pur non essendo vincolata da alcun obbligo normativo, si è dimostrata favorevole in tal senso”.
L’incontro che si è protratto per oltre tre ore si è infine chiuso con i ringraziamenti della Lori nei confronti dei rappresentanti degli enti intervenuti alla serata e con la conferma della piena volontà dell’Amministrazione Comunale a partecipare ad un eventuale progetto di istituzione di un Osservatorio sull’impianto di cogenerazione del Poggio.

Comune di Felino

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15/02/2013
h.16.00

Da una parte la gente riempie il teatro e vuole sapere dell’inceneritore Citterio.
Dall’altra il tavolo di presidenza, spropositato, composto da 10 o 12 funzionari pubblici, una vera e propria armata a difesa del forno.
Ma nessun intervento dei cosiddetti tecnici convince.
Anche se il ministero dell’ambiente non si è ancora pronunciato sul grasso quale combustibile,
anche se la Provincia di Bergamo ha detto no alla sua combustione, emerge con chiarezza che le authority di casa nostra hanno voluto ad ogni costo autorizzare Citterio a costruire l’impianto.
Il primo del suo genere in Emilia Romagna.
Un’altra certezza è è la velocità dell’iter delle tre conferenze dei servizi.
In poco più di quattro mesi, Provincia, Arpa, Ausl e Comune hanno dato il benestare a Citterio, nonostante il ritardo del parere della Regione.
Si è anche capito perché.
Citterio strepitava perché a dicembre scadevano i finanziamenti europei: una questione di soldi, mica sciocchezze.
Soldi per pagare l’impianto, oltre ai soldi degli incentivi pubblici che arriveranno una volta cominciato a bruciare grasso e produrre elettricità.
E le emissioni di polveri, di ossidi di azoto, di diossina?
De Munari, direttore Arpa: fanno fede le certificazioni della ditta ampiamente all’interno dei range stabiliti dalla Regione. Di essi risponderà civilmente e penalmente. In ogni caso, ha continuato, mi meraviglio che in una zona ad alto inquinamento, una zona rossa, si vogliano autorizzare da parte della Regione centrali a biomassa che graveranno ulteriormente di polveri e di azoto un ambiente già compromesso.
Così è emersa la verità. Anche Arpa ammette il non senso di questa proposta, ma autorizza.
E il comitato ha detto la sua.
La combustione del grasso animale accresce le emissioni di polveri e di ossidi di azoto rispetto
allo stesso gasolio.
La depurazione dovrà fare i conti coi residui incombusti che sommeranno polveri a polveri.
Il depuratore medesimo dovrà essere cambiato spesso perché rovinato dalle alte temperature dei
gas di scarico. Cambio che la ditta non farà, perché brucia per speculare e far soldi.
Non ha senso trasformare un’azienda alimentare di pregio in un’industria insalubre, capace di mettere a rischio la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Non ha senso che le amministrazioni autorizzino Citterio col rischio che altri prosciuttifici ne seguano l’esempio, riempiendo di centrali simili e inquinanti l’intera food-valley.
Lo stesso Consorzio del Prosciutto di Parma dovrebbe censurare Citterio che mette a rischio, per la fregola di intascare incentivi, l’immagine della qualità del prodotto nel mondo.
Il sindaco Lori e l’assessore provinciale all’ambiente Castellani, per rassicurare la gente, si rifugiano sulla proposta di De Munari: monitorare gli inquinanti.
Ma i cittadini e il comitato non vogliono monitorare inquinanti.
Non vogliono l’inceneritore Citterio.
Sono i cittadini oggi a rappresentare l’estrema difesa della nostra terra contro gli speculatori.
Sono i cittadini oggi che indicano la strada corretta a tecnici e maestranze e questo è davvero incredibile e triste.
Manca la cultura del prodotto, è assente la prospettiva e la visione.
Manca la coscienza del reale valore dei nostri prodotti, che vanno difesi e coccolati perché hanno costruito il loro successo sulla qualità e sul buono e sano.
E senza un territorio sano non esiste prodotto sano.
E nemmeno basta più il marketing, ci vuole concretezza, bisogna dimostrare con i fatti che meritiamo il titolo di food valley.
Oggi invece c’è solo fumo. Quello delle ciminiere.

Giuliano Serioli
Rete Ambiente Parma