I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Fidenza hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due donne ed un uomo di origini straniere, sorprese nel mentre stavano cercando di “forzare” con una chiave a brugola modificata in gergo detta “spadino” la portiera di un’auto in sosta nel parcheggio di un centro commerciale.
L’episodio è accaduto alcuni giorni fa, quando due donne di 30 e 29 anni, ed un uomo di 21, tutti stranieri e residenti nel Lazio, sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza, armeggiare vicino ad alcune auto in sosta nel parcheggio.
L’area, da tempo dotata di un efficientissimo sistema di video sorveglianza ha permesso agli operatori della sicurezza di monitorare a distanza il gruppetto, carpirne le vere intenzioni ed avvisare in tempo reale i Carabinieri di Fidenza.
I tre, cercando di dissimulare il vero motivo di quell’aggirarsi fra le auto in sosta, muovendosi in modo assolutamente naturale e non facilmente decodificabile dai non addetti ai lavori, hanno individuato, fra le numerose auto passate in rassegna, una utilitaria sulla quale hanno concentrato la loro attenzione. Nel frattempo alcune pattuglie del Nucleo Radiomobile raggiunto l’obiettivo, si posizionavano debita distanza in attesa delle indicazioni fornite dal personale in borghese dell’aliquota Operativa, giunto in supporto, con compiti di osservazione.
Monitorati sempre attraverso le telecamere, ecco spuntare nelle mani dell’uomo uno strano oggetto, una chiave a brugola, ma visibilmente modificata nella parte finale, dove era stata assottigliata e resa quello che in gergo si chiama “spadino”. Non appena l’uomo ha tentato di forzare la serratura, i Carabinieri, avvistai dalla sala controllo della vigilanza sono intervenuti bloccando i tre e recuperando l’attrezzo utilizzato per cercare di forzare la serratura.
Dopo avere rintracciato il proprietario dell’autovettura che constatava de visus quanto riscontrato dai Carabinieri, riservandosi la facoltà di sporgere querela, condizione assolutamente indispensabile affinché la Procura di Parma possa intraprendere nei confronti dai tre la c.d. azione penale, i tre venivano condotti in caserma per le operazioni di identificazione.
Al termine dei necessari riscontri, posta in sequestro la chiave alterata, per i tre, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di tentato furto aggravato.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma